Al via, con il Decreto Cura Italia, alla Cassa Integrazione in deroga. Il momento di forte crisi economica indotta dall’emergenza epidemiologica che il nostro Paese sta vivendo ha indotto il Governo Conte a rimettere in atto questo importante ammortizzatore sociale. Data la gravità della situazione, la misura è stata allargata a tutti i settori e alle aziende di tutte le dimensioni. Per accedervi bisogna presentare domanda all’Inps con la specifica causale.
Le origini della Cassa Integrazione Guadagni
La Cassa Integrazione Guadagni (CIG) rientra nella categoria degli ammortizzatori sociali. Fa la sua comparsa nel 1941 in un contratto collettivo di lavoro per contenere gli effetti negativi della Seconda Guerra Mondiale e viene regolato giuridicamente nel 1945. Prevede l’erogazione del salario ai dipendenti sospesi o ai quali sia stato ridotto l’orario di lavoro per motivi non dipendenti né dai lavoratori né dal datore di lavoro. La CIG si divide in ordinaria (CIGO), straordinaria (CIGS) e in deroga (CIGD). La misura ordinaria è prevista per le aziende che registrano una difficoltà generata da mutate condizioni di mercato, quella straordinaria si eroga alle aziende in fase di ristrutturazione, le aziende che non rientrano negli schemi citati ricorrono a quella in deroga. Per accedere a questo ammortizzatore sociale le aziende devono avere precisi requisiti, come il numero dei dipendenti, e l’azienda deve dare dei tempi di ripresa. La ratio della CIG, quindi, non è quella del sussidio alla disoccupazione, bensì quella di preservare la manodopera che verrà poi reintegrata appena la situazione economica o la ristrutturazione aziendale lo consenta.
Chi può presentare la richiesta di CIG
Questa è la direzione seguita dal Decreto Cura Italia in materia di CIG.
Con il Decreto Cura Italia la Cassa Integrazione in deroga (CIGD), infatti, è stata estesa a tutte le aziende del territorio italiano di tutti i settori e di qualunque dimensione.
La CIGD durerà nove settimane a partire dal 23 febbraio scorso e se ne potrà usufruire fino al prossimo agosto. Vi potranno accedere anche i datori di lavoro che hanno dovuto sospendere o ridurre l’attività lavorativa in seguito all’emergenza sanitaria.
Le aziende che stavano già usufruendo della CIGS possono sospenderla e accedere a quella in deroga.
La domanda va presentata all’Inps di competenza territoriale specificando la causale “COVID-19”
La CIGD è estesa anche ai lavoratori alle dipendenze di datori di lavoro iscritti al FIS e che abbiano più di cinque dipendenti.
L’estensione di questa misura a tutti i settori produttivi interromperà anche i licenziamenti economici fino al 18 maggio 2020.
Al lavoratore sospeso andrà un’indennità pari all’80% del suo stipendio.
La CIG negli anni
La CIGD era stata abolita con il Jobs Act nel 2015 e precedentemente ridotta con la legge Fornero. Lo scorso anno, invece, il governo ha prorogato la CIGS per le aziende che cessano la loro attività produttiva e il 2019 ha registrato un boom di richieste. Negli anni gli ammortizzatori sociali sono diventati il centro di un grosso dibattito sulle politiche sociali e del lavoro. Molti commentatori hanno accusato le aziende di abusarne mentre altri hanno lamentato la mancanza, nel nostro Paese, di una vera politica industriale a lungo termine.