Se valutiamo i costi complessivi del trasporto su gomma, questi sono enormi, ma soprattutto se non cambia qualcosa rischiamo di rimanere in un’economia da Paese sottosviluppato. Occorrono scelte selettive per investimenti eco-compatibili e politiche mirate che incentivino l’uso dei vettori di trasporto più virtuosi e con costi esterni più contenuti come il treno, il più ecologico tra i mezzi di trasporto
Un patto sull’ambiente è stato siglato ad Assisi tra il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, e l’ad di FS Italiane, Mauro Moretti, con l’obiettivo di aumentare la circolazione delle merci su rotaia. La firma è avvenuta nell’ambito del meeting internazionale sull’ambiente e la salvaguardia del creato Nostra Madre Terra, che per l’ottavo anno consecutivo il Sacro Convento di Assisi e l’Accademia Nazionale delle Scienze – in collaborazione con FS Italiane – hanno organizzato presso la Basilica di San Francesco.
“Siglare un patto così importante nella città di San Francesco – ha affermato il ministro Clini – spero sia di buon auspicio, perché l’ispirazione è buona e il partner con il quale firmiamo ha una certa responsabilità . Per noi firmare questo accordo vuol dire anche stimolare e provocare quanto più possibile reazioni positive, spero a catena, in tutta la filiera della mobilità . Abbiamo bisogno di più ferrovia – ha evidenziato Clini – e di più reti veloci per il trasporto urbano e interurbano. Abbiamo bisogno, per quanto riguarda le auto, di mezzi a minore impatto, quindi lavoriamo molto sull’ibrido e sull’elettrico”. Per l’Ad di Fs Italia Mauro Moretti, si tratta di “un patto storico, perché dobbiamo cambiare il nostro stile di vita ed essere più rispettosi del territorio, usare meno energia e usarla bene. Dobbiamo fare in modo che attraverso il cambiamento dello stile di vita, vengano fuori anche delle innovazioni importanti che si traducano in fatti economici e in risultati industriali”. Secondo Moretti, inoltre, “se valutiamo i costi complessivi del trasporto su gomma, questi sono enormi, ma soprattutto se non cambia qualcosa rischiamo di rimanere in un’economia da Paese sottosviluppato. Occorrono scelte selettive per investimenti eco-compatibili e politiche mirate che incentivino l’uso dei vettori di trasporto più virtuosi e con costi esterni più contenuti come il treno, il più ecologico tra i mezzi di trasporto. Sostenibilità , responsabilità sociale e codice etico – ha concluso Moretti – sono le tre vie maestre attraverso le quali il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane ha tracciato il proprio cammino. Riuscendo, dopo un vasto processo di riorganizzazione e di risanamento economico, nel difficile compito di restituire al treno un ruolo da protagonista nello sviluppo del Paese”.