In occasione della Giornata internazionale contro l’uso dei bambini soldato, l’UNICEF ricorda che decine di migliaia di bambini vengono reclutati e utilizzati nei conflitti in tutto il mondo.
Ad oltre tre anni dall’inizio del conflitto nel Sud Sudan, minorenni continuano a essere reclutati da forze e gruppi armati: secondo l’UNICEF nel solo 2016 ne sono stati reclutati 1.300. Questo dato porta il numero totale di minori utilizzati dall’inizio del conflitto (2013) aoltre 17.000.
A queste vanno aggiunte altre drammatiche cifre: 2.342 i minoriuccisi o mutilati; 3.090 quelli rapiti, 1.130 quelli vittime di abusi sessuali.
In totale, 1.932 bambini sono stati rilasciati da forze e gruppi armati: 1.755 nel 2015 e 177 nel 2016.
«Non possiamo aspettare la pace per aiutare i bambini intrappolati nelle guerre» afferma il presidente dell’UNICEF Italia Giacomo Guerrera. «Dobbiamo investire in interventi concreti per tenerli lontani dalle linee di combattimento, soprattutto attraverso l’istruzione e il sostegno economico alle famiglie. L’UNICEF opera per rispondere ai bisogni specifici e ai diritti dei bambini e delle bambine vittime dei conflitti armati, promuovendo interventi immediati e a lungo termine di sostegno psico-sociale, educativo e di formazione professionale.»
Solo nel 2015, l’UNICEF ha assicurato il rilascio di più di 10.000 bambini da forze o gruppi armati e ha contribuito a reintegrare in famiglia e nella società circa 8.000 di essi.