Il Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti (CNCU) ha affrontato il tema della responsabilità professionale medica, sul quale era stato formalmente invitato in audizione il Ministero della Salute, che però non ha accolto l’invito almeno per questa riunione.
L’intento del Consiglio è quello di scongiurare ogni possibile rischio che il peso economico e sociale degli episodi di malasanità venga scaricato sulle vittime di tali fenomeni e di sottolineare ancora una volta come il Consiglio sia la sede più idonea a garantire una consultazione organica ed unitaria con tutte le associazioni dei consumatori e degli utenti rappresentative sul piano nazionale e ad assolvere anche agli obblighi previsti in materia di consultazione dei destinatari diretti ed indiretti dei provvedimenti normativi ai fini della prescritta analisi e valutazione dell’impatto della regolazione.
Il Consiglio ha definito un programma più strutturato della sessione programmatica, dal titolo ‘Cibo: educazione, politica, cultura‘, che si svolgerà a Rimini il 18 e 19 novembre con un format innovativo, che prevede, dopo la sessione introduttiva, una sessione plenaria con numerosi relatori che si concentreranno su tre tematiche: ‘la funzione pedagogica del consumo‘, ‘nutrire il pianeta‘ e ‘cibo e territorio (city food policies)’. Tali temi verranno subito dopo approfonditi attraverso tre workshop dedicati alle stesse tematiche, ciascuno coordinato da due consiglieri, ed cui parteciperanno quadri delle associazioni, funzionari regionali, esperti del mondo universitario, della p.A. e dell’UE, nonché i pertinenti stakeholders. La sessione si concluderà con la presentazione e la condivisione dei documenti elaborati nei workshop.
il Consiglio è stato poi informato, e ne ha preso positivamente atto, in merito alla conclusione di tutta l’attività volta all’emanazione del decreto ministeriale di individuazione delle iniziative a vantaggio dei consumatori da realizzarsi con i fondi delle sanzioni antitrust, con una copertura al momento sufficiente per consentire la predisposizione delle convenzioni in materia di controlli per la sicurezza dei prodotti e per gli adempimenti connessi ad obblighi europei (ivi compreso quanto necessario per il funzionamento del CEC e della rete ECC-NET), nonché per la prosecuzione delle iniziative in materia di conciliazioni paritetiche, ma soprattutto sufficienti a consentire a breve l’adozione del bando per i progetti delle associazioni, di cui la Direzione sta completando la definizione, tenendo conto del confronto già svoltosi in materia. Ha preso atto che le restanti somme, una volta riassegnate, saranno destinate a finanziare il bando per i progetti regionali e per un’ulteriore iniziativa di indennizzo a favore dei soggetti interessati dalle problematiche connesse alle modifiche normative intervenute in materia di cosiddette polizze dormienti.