Si alza il sipario sulla terza edizione dello Stabia Teatro Festival 2015, la kermesse ideata e diretta dal drammaturgo e pittore Luca Nasuto in collaborazione con l’Associazione Culturale «Achille Basile. Le ali della lettura», presieduta da Maria Carmen Matarazzo.
Sarà la musica a siglare l’incipit del cartellone teatrale. L’apertura del festival è affidata infatti a Un recital con voce e pianoforte, con la cantante Anna Spagnuolo e il maestro Salvatore Torregrossa. L’appuntamento è per il 4 novembre alle 18.30 al MuDiSS (Museo Diocesano Sorrentino Stabiese, Piazza Giovanni XXIII).
Un recital con voce e pianoforte è un viaggio tra brani che si adattano particolarmente alla duttilità vocale dell’interprete Anna Spagnuolo e al cotè musicale del polistrumentista Salvatore Torregrossa. Un percorso eterogeneo che abbraccia sia forme popolari aderenti al nostro territorio sia espressioni musicali geograficamente più distanti, spaziando tra musica italiana e internazionale ora con accenti melodici, ora contigui a ritmi jazz e blues.
Anna Spagnuolo vive a Castellammare di Stabia dove inizia la sua esperienza teatrale nell’ambito del CAT, centro teatrale guidato da Ciro Madonna; alla fine degli anni ‘70 inizia la sua collaborazione con il Maestro Roberto De Simone partecipando allo spettacolo Festa di Piedigrotta di Raffaele Viviani. Contemporaneamente partecipa a numerose tournee in Italia al fianco di Eduardo Bennato. Negli anni ‘80 partecipa a famosi spettacoli del maestro De Simone, (La Gatta Cenerentola, L’Opera buffa del Giovedì Santo, Eden Teatro, Le 99 disgrazie di Pulcinella, La Lucilla Costante). La collaborazione con De Simone prosegue fino ad oggi con la partecipazione a numerosi concerti tra cui i Carmina Vivianea, Le tarantelle del rimorso, Io ti canto in discanto, il Requiem per Pier Paolo Pasolini
Fino agli anni ‘90 è cantante solista del gruppo Media Aetas, storico ensemble di musica popolare i cui concerti sono stati realizzati in tutto il mondo. Voce solista nella colonna sonora del film di Tornatore, Il Camorrista, scritta da Nicola Piovani, partecipa anche alle soundtrack de La pelle di Liliana Cavani e Fontamara di Carlo Lizzani.
In teatro è diretta da Eduardo De Filippo in Bene mio, core mio; Armando Pugliese ne L’Opera de’ muort’ e famma di Elvio Porta e in Padroni di barche di Raffaele Viviani; Ugo Gregoretti ne L’ultimo scugnizzo di Viviani; Maurizio Scaparro in Fatto di cronaca, altro testo vivianeo con cui ha partecipato al XXX Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 1987); Claudio Di Palma ne La musica dei Ciechi, sempre di Viviani, al fianco di Peppe Barra.
Nella sua attività di concertista solista propone un genere che partendo dalla tradizione si snoda in diverse forme musicali fino a toccare cadenze jazz come dimostrano concerti quali Cammenanno cu Maria, Donne da Palcoscenico, La Luce di Betlhehem, Stella di Mare. Nel 2011 realizza un concerto dedicato a Fabrizio De Andrè
Nel luglio 2012 partecipa al concerto di Mariano Bauduin e Mimmo Napolitano Ci sragiono, prego e campo… da cui è stato tratto il cd Vox Populi, disincanti popolari. Sempre diretta da Mariano Bauduin prende parte nel dicembre del 2012 al concerto Il Natale della resistenza e nel 2014 a I mille pagliacci di Eduardo nel ruolo di Concetta Cupiello
Nell’Aprile del 2014 è tra le protagoniste del musical Sangue Vivo diretta da Mario Aterrano. Nello stesso anno è la madre di Conte in Gomorra, la serie televisiva di Sky, cui partecipa anche nel 2015.
Salvatore Torregrossa si definisce un «curioso di tutto». Studia da autodidatta il pianoforte, per poi ‘tradirlo’ con la chitarra e, in seguito, con sax, tromba, basso, fisarmonica, ukulele, percussioni..
Impara a giocare con la musica e contemporaneamente coltiva un’altra grande passione, la psicologia. Studia Musicoterapia all’Isfom di Gianluigi di Franco e comincia la sua attività di musicoterapista. Arrangiatore e compositore, negli anni collabora con artisti come Anna Spagnuolo, Margherita Ricciardelli, Giovanni Coffarelli, Carlo Faiello.
È di prossima uscita la sua prima opera discografica dal titolo Sono stato a volte un barattolo, nella quale intraprende un viaggio tra tutti gli stili musicali che pratica. Con il suo Interchanging Project, insieme di svariate formazioni musicali per la proposta di vari generi uniti dal comune denominatore della ricerca sonora, propone un ventaglio di concerti che vanno dal latin jazz alla musica popolare, dalla musica brasiliana al pop, dalla musica araba al cantautorato, che lo vedono al fianco di artisti come Gaemaria Palumbo, Antonio Montuori, Domenico Guastafierro, Enzo Pinelli, Roberto Giangrande, Giovanni Volpe, Giovanni Crescenzi, Pasquale Ferraioli oltre alle già citate Anna Spagnuolo e Margherita Ricciardelli.
L’evento, prodotto dallo Stabia Teatro Festival, è a ingresso libero, previa prenotazione.