Nella società moderna il cellulare ha assunto un ruolo fondamentale, c’è chi addirittura lo considera un’estensione del proprio braccio. Con il passare degli anni hanno ideato nuovi e sofisticati modelli per consentire una velocità e un’efficienza sempre maggiori.
La fascia media dell’utilizzo dello smartphone è anche scesa vertiginosamente in questi ultimi anni, infatti mentre prima tra i sedici anni in poi si aveva un cellulare ora invece già dai dieci anni lo si possiede. In Cina hanno perfino identificato il disturbo compulsivo ossessivo legato all’apparecchio con un nome specifico, ovvero Keichu. Secondo le stime mondiali al giorno tocchiamo lo schermo circa trecento volte tra messaggi, controllo dei social e foto. La dipendenza ha dei sintomi specifici: senso di stordimento, sensazione di vertigine, dolore al viso o alle orecchie, occhi rossi e, perfino, attacchi di panico legati all’eccessivo distacco dall’apparecchio.
Nel 2016 la Georgia Institute of Technology e il dottor Rosenberger hanno condotto uno studio specifico legato a una sindrome che già nel 2006 era stata riscontrata ma che è stata dimostrata e testata solo recentemente. E’ stata definita “vibrazione fantasma” e consiste nel sentire il proprio smartphone squillare, anche se non è così. E’ strettamente legato al bisogno di controllare continuamente lo schermo e vedere se qualcuno ti ha scritto o ti ha telefonato. Secondo il medico il tutto è legato a degli spasmi nervosi frequenti che scambiamo per delle vibrazioni. Inoltre lo studio ha utilizzato come modello per la ricerca degli studenti universitari e ha dimostrato che quasi il novanta percento degli intervistati soffre di vibrazione fantasma.
La dimostrazione principale è che il cellulare ha alterato la percezione e i sensi umani a tal punto che il sistema nervoso è stato intaccato completamente. Questo è dovuto al fatto che oggigiorno la priorità è la velocità di risposta e alta reattività.