Tragedia in musica tratta dall’opera di Federico Garcia Lorca, riadattamento di Sarah Falanga
Musiche e testi di Barbara Cola. Arrangiamenti ed esecuzioni musicali di Giuseppe Mazzillo Piano: G. Mazzillo. Violino: Paolo Sullo
LA GRANDE SFIDA: NOTE DI REGIA
La scelta di rappresentare Yerma è maturata negli anni di studi dedicati a Federico Garcia Lorca, autore che ha accompagnato il mio cammino teatrale dagli esordi ad oggi… Quasi come un appuntamento predestinato, infatti, questo copione si è ripresentato ad intervalli regolari scandendo i tempi della mia maturazione d’allieva e poi d’attrice, quasi presagendo nuovi orizzonti professionali e personali…ma io e Yerma non ci siamo mai abbandonati.
Finalmente, poi si è delineata la possibilità di una regia di questo straordinario e variopinto copione, che essendo già naturalmente coinvolgente ed affascinante, trova nella nostra messa in scena il contributo della musica e della danza. Di certo non abbiamo pensato ad un musical… ma a tutte quelle atmosfere che attraverso la lettura, di Lorca , l’osservazione profonda delle sue immagini e assaggiando le suggestioni ed i sapori della musica, il calore e la passionalità della sua Spagna… non possono che tradursi in un grande quadro fatto di linee essenziali e terribilmente semplici… inquietante proprio per la sua semplicità … perché è in quella semplicità che si legge e si conosce la verità… una verità ed una consapevolezza sofferente che accompagna ogni uomo e che Lorca traduce in poesia attraverso ogni simbolo, ogni personaggio… e che in Yerma trova la sua massima espressione. In Yerma convivono le tre figure fondamentali del teatro greco: Antigone, Elettra e Medea. L’ingenuità, la maturazione, la follia intelligente, il dramma.
Yerma: in lei tutti i colori del mare in tempeste dall’alba al tramonto…fino alla quiete della notte dove la luna si specchia e si vanta sull’acqua del mare ornai calmo… la luna alleata della morte… di quel mare calmo che più non combatte ma che accoglie la luna ormai stanco…
Yerma è il fulcro, la vita … l’ingenuità, il coraggio, il pianto e la forza… forza di una maternità negata…è l’accettazione forzata del sistema ed il rinnegare quest’ultimo… è la disperazione e la speranza…è l’obbedienza e la condanna… è il rifiuto della vita e l’estremo amore per essa…Yerma è Lorca ed il suo tempo…è teatro “dove la poesia si fa sangue”