Per realizzarla sono state usate circa 250 milioni di misurazioni effettuate nell’arco di sei anni e l’accuratezza dei suoi dettagli potrà essere impiegata per un ampio ventaglio diapplicazioni nell’ambito dell’Osservazione della Terra.
A guadagnarsi gli onori della cronaca è la mappa in 3D dell’Antartide – un unicum nel suo genere – tracciata con i datiraccolti dal satellite ESA CryoSat e presentata in anteprima al“North-American CryoSat Science Meeting”, svoltosi la scorsa settimana in Canada.
La mappa (a destra – credits: CPOM), che a breve sarà disponibile al pubblico tramite il portale del CPOM (Center forPolar Observation and Modelling), consentirà ai ricercatori di studiare i cambiamenti nello spessore della coltre di ghiacciodel continente antartico e di valutare l’evoluzione dei movimenti del pack.
CryoSat, infatti, grazie al suo altimetro SIRAL (SAR Interferometric Radar ALtimeter), ha rilevato ogni minima variazione nel livello del ghiaccio su tutta la regione, comprese le aree costiere più scoscese dove si verificano maggiormente le perdite della preziosa coltre bianca.
Numerose sono le applicazioni della mappa, dal monitoraggiodella banchisa al miglioramento della modellistica relativa ai ghiacci polari, dalle proiezioni sull’innalzamento del livello dei mari sino ad una più accurata definizione di campagne di ricerca sul campo.
I dati della mappa, inoltre, possono integrare in maniera efficace le misurazioni effettuate da altri satelliti, come, ad esempio, quelle relative al calcolo del ‘saldo’ tra la crescita del manto glaciale per l’accumulo di neve e la sua diminuzioneattraverso lo scioglimento e la formazione di iceberg.
Il filone di ricerca relativo al monitoraggio di ghiacci e nevi dallo spazio è di stringente attualità, considerati i cambiamenti climatici degli ultimi anni e la loro influenza sfavorevole su ambedue le coltri polari. Le conseguenze, infatti, non sono da poco: la riduzione del manto glaciale polare comporta unmaggiore assorbimento della luce del Sole da parte degli oceani e un’accelerazione nel riscaldamento del nostro pianeta.
CryoSat, la cui vita operativa era stata inizialmente prevista per un minimo di 3 anni, è stato lanciato l’8 aprile 2010 dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan e, oltre all’altimetro SIRAL, ha a bordo gli strumenti DORIS (Doppler Orbit and Radio Positioning Integration by Satellite) e LRR (Laser Retro-Reflector).