Barabba: che significato ha questa parola? Il personaggio biblico liberato al posto di Gesù è diventato un simbolo del perdono della grazia divina mentre la sua vicenda è ancora oggi un perfetto esempio di manipolazione delle folle.
Chi era Barabba?
Nel Vangelo di Matteo, capitolo 27, viene narrato che il governatore romano della Giudea, Ponzio Pilato, stava per liberare uno dei prigionieri in occasione della festività ebraica della Pasqua. Tra i prigionieri i quei giorni vi erano Gesù, appena processato, e Barabba, reo di diversi crimini. Fu lo stesso Pilato a chiedere pubblicamente quale tra i due prigionieri liberare. La folla presente chiese di liberare Barabba e di condannare Gesù. Pilato acconsentì alla richiesta della folla così Barabba fu liberato mentre Gesù fu condannato a morte e crocifisso.
Qual è il significato di Barabba?
L’espressione “essere un Barabba” o “avere la sorte di Barabba” viene spesso utilizzata in senso figurato. Indica una persona che si trova in una situazione favorevole o che è riuscita a sfuggire alla punizione nonostante i suoi errori o crimini, in modo simile a come Barabba fu liberato nonostante fosse stato condannato per reati gravi.
In questo senso, l’espressione può indicare una sorta di fortuna o di beneficio ottenuto inaspettatamente. Può anche sottolineare anche la responsabilità morale della persona e la sua necessità di fare i conti con le conseguenze delle proprie azioni.
Cosa si intende per manipolazione delle folle?
La vicenda di Barabba, come dicevamo, è un perfetto esempio di manipolazione delle folle. Le tecniche psicologiche e sociali utilizzate per influenzare e controllare il pensiero e il comportamento di un gruppo di persone sono varie. Possono essere utilizzate per vari scopi, tra cui la persuasione politica, la pubblicità, la propaganda, la vendita di prodotti, la gestione delle crisi, il controllo sociale e altri.
Alla base delle strategie ci sono l’emozione, la suggestione e la comunicazione non verbale che creano un senso di identità collettiva e suscitano una risposta emotiva che porta le persone ad agire in modo coerente con gli obiettivi del manipolatore.
La manipolazione delle folle può essere usata in diverse forme tra cui l’agitazione emotiva, la propaganda ideologica, la disinformazione, la creazione di stereotipi, la demonizzazione di gruppi o individui, l’uso di messaggi subliminali o di simboli suggestivi.
Tra le tecniche di manipolazione delle folle più comuni ci sono:
- la creazione di un nemico comune o un pericolo in arrivo per creare un senso di unità e di paura,
- la ripetizione di messaggi chiave e slogan,
- l’uso di simboli e immagini evocative,
- il controllo dell’accesso alle informazioni,
- l’uso di tecniche di persuasione verbale e non verbale.
Lo scopo della manipolazione è influenzare l’opinione pubblica o di promuovere un determinato punto di vista. Può anche essere usata per scopi malevoli, come la creazione di panico o la promozione della violenza e dell’odio.
In copertina foto di Gerd Altmann da Pixabay