L’opera prima del giovane partenopeo Paolo Razzini
La neonata casa editrice Edizione Mayhem ha scelto di puntare su un giovane romanziere partenopeo, Paolo Razzini, per il romanzo che segna sia l’esordio dello scrittore che della casa editrice nel panorama letterario nazionale. Chiacchierando con uno dei giovani responsabili della casa editrice, Giampaolo Canetti, editor e addetto stampa della Mayhem, si nota la freschezza dell’operazione e la genuinità con cui questa casa editrice si vuole presentare sul mercato.
Quali sono gli obiettivi della vostra casa editrice? L’obiettivo è quello di fare emergere nuove espressioni culturali che sappiano essere testimoni della contemporaneità . Senza tralasciare, naturalmente, nessun genere letterario.
Quindi in futuro verranno pubblicate anche opere di ispirazione poetica? Abbiamo tanto materiale in cantiere e quindi non escludiamo a priori la cosa; noi puntiamo a fare emergere espressioni narrative nuove, originali, senza porci limiti di alcun tipo. Cercheremo di essere uno strumento di diffusione della cultura.
Come mai per il vostro esordio non avete puntato su un nome già noto? Perché il romanzo di Paolo Razzini ci ha colpito sia a livello tematico che per forza espressiva, ed essendo il precariato una delle piaghe della contemporaneità , sicuramente il romanzo rientrava nell’orizzonte tematico che ci siamo prefissi. Noi cerchiamo di dare una visione nuova della nostra città , lontana da un immagine esclusivamente negativa.
Precariato e gioventù: di questo e di cos’altro tratta il romanzo “Barstardoâ€? Il romanzo tratta specificamente del dramma sociale che le giovani generazioni sono costrette ad affrontare, dramma dovuto al precariato. La storia ha per protagonista un gruppo di trentenni del milanese che, perdendo il lavoro, sono costretti a ripiegare in attività ai margini della legalitÃ