Ci risiamo! Ancora odio sul web vomitato sulle donne per farle vergognare del loro corpo. Non ce ne vogliate se parliamo ancora una volta di body shaming, perché abbiamo scelto che ogni volta che una persona verrà attaccata per il proprio fisico noi saremo qui a raccontarlo. Lo abbiamo fatto per Adele, per Giovanna Botteri, per Armine Harutyunyan, e oggi vogliamo farlo per Billie Eilish, la cantante americana nuova, a dire il vero no, vittima del body shaming.
Billie Eilish e il body shaming: una storia che si ripete
E’ bastata una foto della cantautrice americana Billie Eilish che la riprende in pantaloncini e canotta per le strade di Los Angeles per scatenare una pioggia di commenti maligni. Per queste persone poco (o nulla) importa che a quindici anni Billie abbia raggiunto un successo planetario con la sua Ocean eyes. Che a meno di vent’anni sia una delle artiste più premiate, tra American Music Award, MTV Video Music Award (per citarne solo alcuni). Che sia molto apprezzata dai suoi fan i quali, infatti, non hanno mancato di mostrarle il loro sostegno rimandando, anche stavolta, al mittente le critiche. Non era la prima volta che la ragazza, infatti, sperimentava l’odio social.
Le mie spalle ti provocano?
In diverse interviste, ha dichiarato che i commenti spiacevoli rivolti al suo aspetto fisico e al suo abbigliamento le avevano fatto male. Ha ammesso di indossare spesso abiti over size proprio per nascondersi, non esporsi alla cattiveria altrui. Non dimentichiamo che seppur molto talentuosa e famosa, Eilish ha iniziato la sua carriera giovanissima, nell’età dell’adolescenza dove ogni parola può essere una pugnalata. Non dare più peso a quelle considerazioni è il risultato di un cammino di consapevolezza che l’ha portata, tra l’altro, a realizzare, lo scorso maggio un suggestivo video dal titolo Not my responsibility nel quale si spoglia per immergersi in acqua nera. Una musica stile luonge fa da sfondo alle sue parole: “Alcune persone lo usano per far vergognare gli altri, altre lo usano per farmi vergognare. Ma sento che guardi, sempre. E niente di quello che faccio passa inosservato. Se indosso ciò che è comodo, non sono una donna. Se lascio scoperti degli strati, sono una puttana. Anche se non hai mai visto il mio corpo, lo giudichi comunque e mi giudichi per questo… Vorresti che fossi più piccola? Più debole? Più morbida? Più alto? Vorresti che stia zitta? Le mie spalle ti provocano?“
Avanti tutta
Bene così Eilish! Continua a fare la tua musica e non ti curar di questi “bad guys”. Avere la possibilità di coltivare i propri sogni e ricevere così tante soddisfazioni già così giovani non capita a tutti. Noi nel frattempo continueremo a stare in campana per raccontare la prossima storia di odio sui social e di body shaming che, purtroppo, ci sarà.
Immagine di copertina https://www.flickr.com/photos/142899511@N03/48590443381/