(AdnKronos) – Il Napoli è campione d’Italia per la quarta volta. La squadra di Conte (in tribuna per squalifica) non tradisce il Maradona, supera il Cagliari 2-0 grazie al gol spettacolare in mezza rovesciata di McTominay e a quello ad inizio ripresa di Lukaku e chiude la 38esima e ultima giornata del campionato di Serie A con 82 punti a +1 sull’Inter di Inzaghi, vittoriosa a Como con tanti rimpianti.
Il premio MVP della Serie A Enilive 2024/2025 come Migliore in Assoluto è stato assegnato al calciatore del Napoli Scott McTominay. La consegna del trofeo avverrà nel post-partita di Napoli-Cagliari sul campo dello stadio “Diego Armando Maradona” di Napoli.
Il premio Philadelphia Coach Of The Season della Serie A Enilive 2024/2025 è stato assegnato all’allenatore del Napoli Antonio Conte. La consegna del trofeo avverrà nel post-partita di Napoli-Cagliari, allo stadio “Diego Armando Maradona” di Napoli. Il premio è stato assegnato da una giuria composta da Direttori di testate giornalistiche sportive che hanno valutato i singoli allenatori in base a criteri tecnico sportivi e di qualità di gioco espresso dalle loro squadre, oltre che di comportamento/fair play tenuto durante le gare.
“La giornata è stata piena di ansia, non vedevamo l’ora di scendere in campo e grazie al nostro popolo non potevamo che vincere questo titolo”. Sono le parole di Matteo Politano a Dazn durante i festeggiamenti. “Dopo le gare con Atalanta, Juve e Inter abbiamo avuto la consapevolezza che ce la potevamo fare”, ha aggiunto Leonardo Spinazzola.
Esplode la festa a Napoli, campione d’Italia per la quarta volta nella sua storia. Un sogno che torna a realizzarsi per i tifosi azzurri a due anni dall’ultimo scudetto, questa volta in casa e non a centinaia di chilometri di distanza, in uno stadio Maradona sold out. Come gremita sin dal pomeriggio è stata piazza del Plebiscito, dove una marea azzurra ha seguito Napoli-Cagliari sul maxischermo. Ora è gioia incontenibile, fuochi d’artificio che illuminano il cielo, botti, fumogeni, il suono incessante delle trombette, bandiere sventolate.
Dopo il 1987, il 1990, e il 2023 la citta’ partenopea torna a rivivere l’euforia. In tanti scattano selfie e foto ricordo per una serata impossibile da dimenticare. Una città che ha vissuto sospesa questa attesa, divisa tra chi il numero 4, come il quarto scudetto conquistato, non voleva pronunciarlo fino alla fine, frenato dalla scaramanzia, e chi lo ha esposto certo del lieto fine. Ora la città è in strada in quella che sarà una lunga notte di festeggiamenti.