Rispetto allo scorso anno gli italiani spenderanno in media il 13% in più per pagare libri e corredo scolastico dei figli con una spesa media di 654 euro. Lo rileva l’Osservatorio Findomestic di settembre, realizzato in collaborazione con Doxa, che sottolinea come le famiglie, per far fronte a questa spesa crescente, erodono sempre più i loro risparmi (28% del campione) o ricorrono ad aiuti esterni quali contributi di parenti e amici (7%) o borse di studio (4%).
Il risparmio è d’obbligo
La situazione è più pesante per i nuclei familiari con almeno due figli in età scolare, come dimostra l’analisi di Findomestic Banca (Gruppo BNP Paribas), leader nel settore del credito al consumo: se le coppie con un solo figlio spendono in media 466 euro contro i 503 del 2016, quelle più numerose devono spendere 875 euro contro i 721 del 2016. Come reperire, dunque, le risorse necessarie? Gli italiani seguono sempre più la via del risparmio: il 73% acquista libri e materiale scolastico di seconda mano (+7% rispetto al 2016) e il 77% si affida agli acquisti online (+4% in confronto a dodici mesi fa) anche perché si possono ottenere sconti sui libri di testo.
Stretta sui consumi per pagare la scuola
Dall’Osservatorio Findomestic emerge che il caro-scuola incide anche sulle abitudini familiari: una famiglia su due è pronta a limitare i consumi, rinunciando in particolare alle spese per il tempo libero, per gli elettrodomestici e per i dispositivi tecnologici. Tuttavia i genitori tendono ad assecondare di più i gusti dei figli indipendentemente dal costo: aumentano dal 32% al 40% coloro che comprano ciò che piace ai ragazzi, mentre diminuisce dal 42% al 32% chi cerca il prezzo più conveniente. In ogni caso il 25% dei genitori (+2% rispetto a un anno fa) tiene d’occhio la qualità.
Liceo, quanto mi costi
Quali sono le voci di bilancio che incidono maggiormente sulle spese scolastiche? Secondo lo studio di Findomestic per il 70% sono libri e dizionari (vale a dire il 2% in più rispetto al 2016), per il 36% articoli di cancelleria e per il 26% i trasporti da casa a scuola. L’Osservatorio rileva che quest’anno costa di più mandare i figli al liceo (880 euro): 100 euro in più rispetto al 2016. La spesa media per gli altri istituti superiori è in leggero calo: 577 euro contro i 598 di un anno fa. Alle scuole medie si spendono 846 euro e alle elementari 623 euro. Schizza la spesa per le scuole medie (da 582 a 846 euro), ma anche per le elementari la crescita è consistente (da 516 a 623 euro).
Fiducia e intenzioni di acquisto
L’Osservatorio Findomestic analizza anche il livello di fiducia e le intenzioni di acquisto degli italiani nei principali segmenti di mercato: l’indice è in linea con quello del mese precedente, il che significa che il livello di soddisfazione nei confronti della situazione sia personale che del Paese rimane il più basso registrato da oltre un anno a questa parte.
Per un’auto nuova la spesa media è di 20.435 euro
Subisce una leggera flessione il settore dei ‘veicoli’. Le intenzioni di acquisto di auto nuove sono in contrazione dello 0,4% rispetto al mese precedente (congiunturale), ma a livello annuale (tendenziale) si registra una crescita del 2% rispetto allo stesso periodo del 2016. La spesa media prevista per una nuova vettura è di 20.435 euro. Le auto usate, invece, sono in lieve calo rispetto ad un anno fa, mentre per motocicli e scooter il saldo sui dodici mesi è positivo dello 0,5%.
Mobili e case nuove: che sprint!
Prosegue la ripresa del comparto ‘casa’, con valori in ascesa per il secondo mese consecutivo: in un solo bimestre le intenzioni di acquisto di nuovi mobili sono salite del 2,4%. Cresce anche la quota di italiani pronti ad acquistare una casa nei prossimi tre mesi: 8,1% a fronte del 7,3% del mese scorso. Le ristrutturazioni, invece, sono in frenata.
Volano smartphone e PC
Andamento altalenante per il comparto ‘informatica, telefonia e fotografia’. La voglia di smartphone è in continua ascesa: l’aumento mensile dello 0,5% porta al 2,1% l’incremento su base annua. Bene anche pc e accessori: +2,3% rispetto allo stesso periodo del 2016. Tablet ed e-book perdono lo 0,5% in un mese, ma a livello tendenziale crescono dello 0,7%. Lieve diminuzione, invece, per fotocamere e tablet.
Boom per i piccoli elettrodomestici
Ancora segno più per gli elettrodomestici, trainati da quelli di piccole dimensioni, in crescita sia a livello congiunturale (+1,1%) che tendenziale (+3,7%). L’elettronica di consumo è stabile rispetto a luglio e in crescita rispetto ad un anno fa mentre i grandi elettrodomestici sono in crescita a luglio (+0,3%) e in calo rispetto ad agosto 2016 (-0,3%).
L’energia riprende quota
Ad agosto si registra una ripresa del settore ‘efficienza energetica’ rispetto al mese scorso: crescono le intenzioni di acquisto per infissi (+0,4%), impianti fotovoltaici (+0,2%) e impianti solari (+0,3%); in calo invece le stufe a pellet/caldaie a risparmio energetico (-0,3%). A livello tendenziale il trend rimane negativo.
Liberi, liberi, liberi
Nonostante nel mese di agosto si sia arrestata la crescita del comparto ‘tempo libero’, rispetto allo stesso periodo del 2016 tutte le voci hanno registrato performance migliori: +2,1% per viaggi e vacanze, +1,9% per il fai-da-te e +3,2% per attrezzature e abbigliamento sportivi.