Il Parlamento europeo ha dato il via libera definitivo alla direttiva sull’efficientamento energetico degli edifici, conosciuta come “case green”. Con 370 voti favorevoli, 199 contrari e 46 astenuti, l’UE ha compiuto un passo significativo verso la decarbonizzazione del settore edilizio, responsabile del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di gas serra in Europa.
Cosa prevede la direttiva “case green”?
- Nuovi edifici ad emissioni zero dal 2028: tutti i nuovi edifici, sia pubblici che privati, dovranno essere ad emissioni zero a partire dal 1° gennaio 2028.
- Efficientamento energetico degli edifici esistenti: gli edifici residenziali esistenti dovranno raggiungere la classe energetica E entro il 1° gennaio 2030 e la classe D entro il 2033. Per gli edifici non residenziali, le scadenze sono il 2030 per la classe F e il 2033 per la classe E.
- Piani nazionali di ristrutturazione: gli Stati membri dovranno elaborare piani nazionali per la ristrutturazione degli edifici al fine di raggiungere gli obiettivi di efficientamento energetico.
- Certificazione energetica degli edifici: la certificazione energetica degli edifici diventerà obbligatoria e più rigorosa.
- Promozione delle fonti energetiche rinnovabili: gli Stati membri dovranno promuovere l’uso di fonti energetiche rinnovabili negli edifici, come l’energia solare e fotovoltaica.
Perché questa direttiva è importante?
La direttiva “case green” è un tassello fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi climatici dell’UE, ovvero la riduzione del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030 e la neutralità climatica entro il 2050. L’efficientamento energetico degli edifici è un elemento chiave per la decarbonizzazione del settore energetico e per la lotta contro il cambiamento climatico.
Quali sono le sfide?
L’attuazione della direttiva “case green” richiederà un grande sforzo da parte degli Stati membri, delle imprese e dei cittadini. Le principali sfide saranno:
- Mobilitare gli investimenti necessari: la ristrutturazione degli edifici richiederà ingenti investimenti da parte del settore pubblico e privato.
- Sviluppare le competenze necessarie: saranno necessarie nuove competenze per la progettazione, la costruzione e la ristrutturazione degli edifici in ottica di efficientamento energetico.
- Affrontare la povertà energetica: la riqualificazione energetica degli edifici non deve aggravare la povertà energetica, che colpisce milioni di cittadini europei.
Quali sono le opportunità?
La direttiva “case green” offre anche numerose opportunità:
- Creazione di posti di lavoro: la riqualificazione energetica degli edifici può creare nuovi posti di lavoro nel settore edile e delle tecnologie pulite.
- Riduzione delle bollette energetiche: l’efficientamento energetico degli edifici può portare a una significativa riduzione delle bollette energetiche per i cittadini.
- Miglioramento della qualità della vita: gli edifici efficienti dal punto di vista energetico sono più confortevoli e salutari per i loro occupanti.
Con l’approvazione della direttiva “case green”, l’UE ha fatto un passo importante verso un futuro più sostenibile. L’attuazione di questa direttiva sarà fondamentale per la decarbonizzazione del settore edilizio e per la lotta contro il cambiamento climatico.
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