La Groenlandia occidentale ospita decine di migliaia di laghi che svolgono funzioni cruciali ma ora vivono un cambiamento drammatico
Groenlandia
La Groenlandia occidentale ospita decine di migliaia di laghi che svolgono funzioni cruciali: forniscono acqua potabile ai residenti e sequestrano carbonio dall’atmosfera. Tuttavia, l’autunno del 2022, caratterizzato da due mesi di caldo record e precipitazioni intense, ha segnato un cambiamento drammatico. Circa 7.500 laghi sono diventati marroni, hanno iniziato a emettere carbonio e hanno visto un drastico calo della qualità dell’acqua.
A luglio 2023, un anno dopo l’evento, i laghi della Groenlandia occidentale presentavano ancora proprietà fisiche, chimiche e biologiche alterate. Secondo lo studio, si tratta di una trasformazione che normalmente richiederebbe centinaia di anni. Un aspetto anomalo è stato il picco di temperature che, invece della consueta neve autunnale, ha portato piogge abbondanti.
Il calore ha inoltre causato lo scongelamento del permafrost, terreno ghiacciato che conserva grandi quantità di carbonio organico. Questo processo ha rilasciato carbonio, ferro, magnesio e altri elementi, che sono stati successivamente dilavati nei laghi dalla pioggia record, alterandone il colore e la composizione.
Jasmine Saros, professoressa di paleolimnologia ed ecologia lacustre presso l’Università del Maine, ha sottolineato che la rapidità con cui i laghi si sono alterati è unica. Contrariamente al graduale imbrunimento riscontrato nei laghi dell’emisfero settentrionale, come quelli del Maine, i laghi della Groenlandia hanno subito mutamenti in tempi record.
L’afflusso di carbonio organico disciolto e di nutrienti ha favorito la crescita dei batteri, rendendo l’acqua torbida e alterandone sapore e odore. La minore trasparenza dell’acqua ha ridotto la quantità di luce che penetra nei laghi, influenzando negativamente la biodiversità del plancton.
La riduzione della luce ha determinato un calo del fitoplancton, che normalmente assorbe anidride carbonica tramite la fotosintesi, e un aumento del plancton che rilascia carbonio. I laghi, invece di sequestrare anidride carbonica, sono diventati una fonte di emissione. I ricercatori hanno registrato un aumento del 350% del flusso di questo gas serra dai laghi stessi, con gravi implicazioni per il ciclo del carbonio nella regione.
Foto di Mario Hagen da Pixabay
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