Si era iniziato con le mascherine e i gel disinfettanti e si è arrivati ai generi alimentari. Lo stato di emergenza causato dal Coronavirus ha provocato un rincaro dei prezzi dei beni di prima necessità. Nel mirino ora il comparto alimentare soprattutto il settore ortofrutta. Aumenti del 200% e oltre nei supermercati dove si vendono cari anche i servizi come la spesa online.
La spesa alimentare in tempi di quarantena
La spesa alimentare: croce e delizia. Inclusa nel novero delle poche esigenze per le quali è consentito uscire di casa, è diventata un’occasione preziosa per uscire dalle quattro mura di casa e prendere una boccata d’aria. Soprabito, portafogli, chiavi, mascherina, guanti e via giù per le scale. Dopo la chiusura dei mercati, i punti di riferimento per il rifornimento di viveri sono i piccoli negozi di alimentari e i supermercati. Qui le misure di sicurezza, però, impongono lunghe distanze tra le persone in fila e all’interno dei punti vendita. Cosa che si traduce in ingressi singoli e lunghi periodi di attesa in coda. Per portare a casa ciò che serve si possono impiegare fino a tre ore.
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Il rincaro dei prezzi causato dal Coronavirus
Come se il clima non fosse già così pesante, a complicare ulteriormente la situazione c’è un ingiustificato rincaro dei prezzi soprattutto nei supermercati. I primi prodotti a essere coinvolti da questo rialzo sono stati farina e lievito, le basi della nostra alimentazione. La ritrovata passione per le preparazioni gastronomiche casalinghe ha letteralmente svuotato gli scaffali da questi prodotti salvo poi ritrovarli a prezzi maggiorati. E se parliamo di generi dal prezzo tutto sommato contenuto in partenza, spostandoci nel settore ortofrutticolo troviamo davvero brutte sorprese. Si possono trovare zucchine e arance a più di 3 euro al chilo, le patate a 2 euro al chilo e le fragole addirittura a 6 euro al chilo. Dove si raggiunge il colmo, però, è la spesa online. I supermercati, per evitare gli assembramenti, danno la possibilità di prenotare la propria spesa online per poi riceverla al proprio domicilio. Peccato che i prezzi visualizzati in questa modalità siano nettamente superiori a quelli che si possono riscontrare recandosi di persona.
Cosa si nasconde dietro l’aumento dei prezzi?
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