In un mondo distopico dove l’acqua è stata privatizzata e le sorgenti idriche sono militarizzate, una piccola comunità di senzatetto, in una periferia degradata, combatte la sua tragicomica lotta per la sopravvivenza: Caio, ex prete nichilista e depresso, Achille, giovane sordomuto e irrequieto, Olga, la sorella maggiore, obesa e con un occhio solo, Mezzaluna, il precario compagno di Olga, un musulmano, immigrato in Italia ormai da dieci anni, che per sopravvivere seppellisce rifiuti tossici per un’associazione criminale di giorno e lavora come ambulante di notte. Alla comunità, già logorata da continui conflitti razziali ed interpersonali per la sopravvivenza, si aggiunge Aldo, un piccolo borghese, elegante e maturo, che dopo un grave problema familiare si è ritrovato a dormire per strada. Ma a sconvolgere il già precario equilibrio di questa comunità è Nina, una ragazza ribelle e indomabile, un’anima sospesa ed imprevedibile, che si rivelerà al tempo stesso, il più grande dei loro problemi e la chiave per il loro riscatto sociale.
Una galleria metropolitana di casi umani, «un’umanità socialmente instabile, carica di nevrosi e debolezze» che Carrozzeria Orfeo racconta con il suo stile politicamente scorretto e con «un occhio sempre lucido, divertito e soprattutto innamorato dei suoi personaggi».
Una sgangherata commedia umana, tenera ed esilarante in un mondo fatto di confini, recinzioni, telecamere di sicurezza, diseguaglianze sociali, conflitti razziali, che assomiglia molto al nostro (peggior) futuro…