Nuovo monito dell’Unione europea alle banche europee. Il vicepresidente della Commissione Europea, Valdis Dombrovskis, ha esortato il sistema bancario a fare pulizia dei suoi crediti deteriorati. La situazione sulla capitalizzazione delle banche, già seria negli anni scorsi, con la crisi innestata dalla pandemia, è notevolmente peggiorata e rischia di compromettere gravemente la capacità di prestito degli istituti di credito soprattutto italiani.
Come fare pulizia dei crediti deteriorati
In risposta alla crisi economica scoppiata a causa della pandemia il nostro Governo, attraverso i famosi DPCM degli scorsi mesi, ha concesso alle famiglie in difficoltà deroghe su alcuni pagamenti e impedito alle banche di attivare le procedure di risarcimento. Atteso che gli effetti di questa crisi si sentiranno ancora nel prossimo anno, come si può agevolare il rientro dei capitali da parte delle banche senza che queste ricorrano necessariamente alle vie stragiudiziali? In parole povere, come si permette a una banca di recuperare i suoi crediti senza che le famiglie perdano, ad esempio, la loro casa? Il vicepresidente della Commissione europea non ha dato una direttiva in tal senso ma da più parti si prospetta la possibilità di ricorrere a una Bad Bank o, addirittura, di crearne una europea.
Per capirci qualcosa in più
Cosa sono i crediti deteriorati e come possono intervenire le Bad Bank.
I crediti deteriorati, in gergo tecnico sono chiamati non performing loans (NPL), sono quei crediti che la banca matura in seguito al mancato pagamento del debitore. In sostanza sono quelle cifre erogate sotto forma di prestiti, mutui o finanziamenti, che il beneficiario non è in grado di restituire. I NPL sono classificati in base all’incapacità del debitore di rispettare le scadenze o di restituire l’intero capitale.
La Bad Bank è un istituto di credito che prende in carico i crediti deteriorati immettendo nuova liquidità nelle banche riceventi. Le somme assunte vengono “cartolarizzate”, rimodulate, cioè, in forma di azioni, privilegiate e ordinarie. Tali azioni sono generalmente vendute a investitori istituzionali a prezzi concorrenziali. In molti casi, per agevolare il rientro delle somme, lo Stato si pone come garante.
Redistribuzione del debito
In questo modo le Bad Bank salvano le loro omologhe che si vedono sanare i bilanci ma vanno a gravare sulla collettività, motivo per il quale questa soluzione non è sempre ben accetta. Se è vero che le banche hanno un ruolo centrale nell’economia di un Paese è altrettanto vero che il loro stato di salute dipende fortemente (e lo vediamo in ogni momento di crisi) dalla solvibilità dei loro clienti. Dipende quindi dalla prosperità delle aziende e dal potere d’acquisto delle famiglie. In una sola parola: lavoro. Per questo motivo, ora più che mai, è necessario, per il bene della nostra economia, guardare allo sviluppo dei Paesi dell’Unione europea a 360°.
Immagine di copertina Foto di angelo luca iannaccone da Pixabay