Se volessimo raccontare con un disegno la vita di una famiglia, potremmo disegnare i figli che corrono in avanti e i genitori dietro che li rincorrono. I figli sono sempre un passo avanti, sono la rappresentazione del del nuovo che arriva senza preavviso e non sempre i genitori riescono a comprenderli. A volte poi la paura e il senso di responsabilità che si prova da ambo i lati fa inavvertitamente alzare un muro e le distanze si allungano. L’antidoto a tutto questo è il dialogo che tra genitori e figli non deve mai mancare.
Dialogo tra genitori e figli: Marco e Giuseppe
Marco e Giuseppe sono un padre e un figlio. Un padre e un figlio che non sono riusciti a comunicare tra loro. Giuseppe non è riuscito a manifestare il suo disagio provocato da una disforia di genere e la sua disperazione lo ha portato al gesto estremo. Dopo la sua morte, Marco ha cercato di superare il dolore scrivendo la loro storia e girando per le scuole. Parla ai ragazzi dell’importanza di trovarsi un punto di riferimento, un adulto con cui parlare dei propri affanni per evitare che il groviglio che nascondono si trasformi in un bubbone. Marco Termenana ha da poco pubblicato il suo secondo libro dal titolo “Mio figlio. L’amore che non ho fatto in tempo a dirgli” uscito per i tipi di CSA. In questo libro ha affrontato nuovamente questo capitolo buio della sua vita per esortare i giovani ma anche gli adulti a instaurare un dialogo con le persone che si amano.