Perché scegliamo di metterci a dieta? Per affrontare la prova costume? Per risolvere un problema di salute? Forse. O forse perché non ci sentiamo più bene nel nostro corpo. Oggi, il trigger della remise en form scatta nella testa. Con quei chili di troppo non ci riconosciamo, magari dentro ci scopriamo cambiati e vogliamo che questo cambiamento si veda anche fuori. In poche parole, vogliamo adottare un nuovo stile di vita a 360°. Per questo motivo le diete più ricercate oggi sono quelle che non solo diano un rapido calo di peso, ma che ci assicurino di non riprendere più quanto smaltito.
Diete proteiche: come funzionano
Per questo motivo le più gettonate sono le diete proteiche. Quelle, cioè, che prevedono l’assunzione, in prevalenza, di alimenti proteici, un moderato apporto di grassi buoni e un minimo apporto di carboidrati. Gli alimenti concessi da questo regime alimentare sono:
- -carne rossa
- -carne bianca (pollo, tacchino e maiale)
- -pesce
- -uova
- -latticini magri (ricotta, fiocchi di latte)
- -verdure
- -alcuni tipi di frutta.
Sono assolutamente banditi:
- -pasta
- -pane
- -patate
- -dolci.
Un regime alimentare così strutturato:
- -stimola il metabolismo agevolando la perdita di massa grassa
- -preserva la massa magra
- -tiene lontana la fame.
Diete proteiche: le più richieste
Per assicurarci un buon risultato è indispensabile rivolgerci a uno specialista, tuttavia prima di iniziare non possiamo fare a meno di andare a zonzo per il web e cercare la dieta che ha cambiato l’immagine di quell’artista che ci piace tanto. Secondo studio da Myprotein risulta che la dieta proteica più ricercata in Italia è la chetogenica. Il criterio base della dieta chetogenica è l’eliminazione dei carboidrati, considerati il carburante dell’organismo. Assumendo esclusivamente proteine e grassi si porta l’organismo a prendere la sua energia dalle riserve di grasso. La cosiddetta chetosi che consente un calo ponderale veloce e in salute. I primi giorni di dieta chetogenica non sono semplici, prima che si inneschi il meccanismo della chetogenesi (2 giorni circa) possono insorgere stanchezza e mal di testa e bisogna assicurare sempre un buon apporto di acqua (minimo due litri al giorno). Ad ogni modo, la dieta chetogenica è utilizzata con successo anche nei bambini affetti da epilessia e nei soggetti affetti da Parkinson e Alzheimer.
Dieta e attività fisica
A differenza delle fasi di transizione e di attacco con le quali la dieta chetogenica innesca e porta avanti il meccanismo dimagrante, la terza fase, più mitigata, trasforma le esigenze del mantenimento in abitudini a lungo termine. Ormai abbiamo una nuova identità e vogliamo abbracciare il nostro nuovo stile di vita. Vogliamo vivere momenti di convivialità con i nostri amici e vogliamo spazi per noi stessi. Spazi in cui ci dedichiamo a meditazione, yoga, o running e allenamento in palestra. Qualunque tipo di attività fisica sceglieremo sapremo non solo di star aiutando il nostro corpo a restare in forma ma anche la nostra mente a mantenersi libera dalle tensioni. Lo stress è nemico giurato della forma fisica e mentale. Dimagrire non è solo perdere peso: è fare qualcosa per noi stessi.