Quello degli eSports è un fenomeno ormai mondiale. Che sta travolgendo, senza sosta, anche il mondo dello sport fisico e reale e le sue regole generali. Nessuno sforzo, si compete davanti al monitor ma l’adrenalina e la voglia di rivalsa sono le stesse degli sport agonistici. Il tutto in salsa videogioco, che è una passione ormai nota, che è diventata finanche una professione. Imprevedibile fino a qualche anno fa, i numeri degli eSports sono da capogiro.
In Italia, stando all’ultimo Rapporto sugli eSports, le persone che quotidianamente seguono competizioni virtuali sono oltre 475.000, da dividere in fan fissi e in fan meno presenti ma non per questo meno interessati. Il Belpaese registra oggi oltre cinque milioni di gamers, numero in costante aumento con prospettive intriganti per quel che riguarda il futuro prossimo del settore.
I numeri di un fenomeno planetario
Un fenomeno planetario: questa è la definizione più calzante degli eSports. Perché i numeri, a tutte le latitudini, sono importanti. In Italia sono cinque milioni i giocatori, ma a colpire è il numero di giovani che sono oltre 30 milioni in proporzione. Il 62% dei giocatori di eSports ha tra i 25 ed i 55 anni. Un movimento di persone che genera un giro d’affari da 571 milioni di euro. Nei prossimi dieci anni, il fatturato delle aziende di eSports potrebbe superare brand come la NBA, di gran lunga il più ricco del mondo.
Una miniera di soldi
I brand di eSports stanno correndo ad una velocità tale da mettersi alle spalle colossi come la già citata NBA ma anche multinazionali come Time Warner e Netflix. Anzi, proprio le televisioni stanno cominciando ad investire sugli eSports mandandoli in onda in diretta. È il caso di Alibaba, colosso cinese che ha considerato un investimento a medio e lungo termine quello di finanziare i Giochi Mondiali di eSports, con oltre 63.000 giocatori provenienti da 125 paesi differenti e un montepremi di 4,4 milioni di euro. Case di produzione come Nvidia hanno duplicato il proprio fatturato negli ultimi anni.
Tra i mercati, uno dei più competitivi è quello asiatico, che conta oggi più del 50% dei giocatori. Subito dopo il mercato nordamericano. La sua popolarità è enorme e si discute da tempo sull’inserimento degli eSports all’interno dei giochi olimpici. Una questione destinata a tenere banco ancora per un po’, in vista del 2024. Intanto in Cina, nel 2022, i Giochi Asiatici hanno definitivamente abbracciato il mondo degli sport virtuali. Si è davanti ad un nuovo capitolo della storia: il futuro dello sport è sempre più online.
Foto di Timur Kozmenko da Pixabay