Il Teatro Tram si trasforma in un locale underground della New York degli anni della Pop Art per accogliere l’ultimo grande spettacolo di Andy Warhol. Le superstar della Factory sfilano davanti al pubblico per raccontare il successo e il fallimento, l’arte e la droga, la musica e il denaro: le contraddizioni che resero grande l’arte di Warhol e di-strussero le vite di chi gli stava intorno.
Aveva ragione, ma non diceva la verità, Warhol lavorò tutta la vita a costruire un’immagine di se stesso che fosse il più vicina possibile a come lui voleva che fosse. Nella sua figura verità e menzogna si confondevano continuamente, gli aneddoti biografici ben presto cominciarono a rincorrersi e a contraddirsi, le storie che lo riguardavano si svilupparono, crebbero, si gonfiarono. La realtà diventò leggenda, l’artista diventò mito.
A trent’anni di distanza dalla sua morte, 22 febbraio 1987, abbiamo pensato di raccontare Warhol a partire da Warhol, mescolando la sua biografia reale e quella inventata. “Non si butta via niente”, diceva Warhol riguardo alle sue creazioni, noi facciamo lo stesso. Utilizziamo i suoi scritti, le sue opere, e ciò che tanti hanno scritto di lui, nel bene e nel male. Ne viene fuori un ritratto complesso di un uomo alle prese con le sue paure, di un artista innamorato del successo, di un’icona che riuscì a creare un prima e un dopo Warhol, un “before/after”, riprendendo il titolo di uno dei suoi primi dipinti. E uno spettacolo che racconta Warhol non può non interrogarsi su quale sia il modo giusto di raccontarlo, sono passati trent’anni dalla sua morte, ma la suggestione della sua arte resta ancora fortissima. Il nostro spettacolo contamina arte, parola e gesto in un gioco “dentro/fuori”, “vero/falso”, in cui il pubblico potrà riconoscere, oppure no, l’uomo che tutti conoscono.
“Siamo felici di poter inaugurare la seconda stagione del TRAM con uno spettacolo dedicato a Warhol che ci permette di unire arte, teatro e cultura.
Si tratta di una tappa importante per noi perché rappresenta il primo spettacolo nato e realizzato appositamente per il TRAM, con un allestimento suggestivo e non convenzionale che si avvale della collaborazione prestigiosa dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Proviamo a raccontare Warhol al di là di Warhol, cerchiamo l’uomo che si nascondeva dietro la maschera, l’artista che indossava ogni giorno il costume da star. Warhol lavorò tutta la vita a costruire un’immagine di se stesso che fosse il più possibile vicina alla sua immagine pubblica. Cercò di diventare più famoso dei suoi stessi dipinti, e ci riuscì, ma a costo di sacrificare una parte importante della sua vita.
Lo immaginiamo, allora, in un serrato confronto con alcune delle persone che vissero con lui negli anni Sessanta per periodi più o meno lunghi, Edie Sedgwick, Freddy Herko e Valerie Solanas. Erano le sue Superstar, personaggi insoliti, artisti ed emarginati che per un breve periodo risplendettero di luce intensa, per poi spegnersi tragicamente.
Drammaturgia e regia, Mirko Di Martino
Con Orazio Cerino, Titti Nuzzolese, Angela Bertamino, Antonella Liguoro, Dario Tucci
Scenografia Gilda Cerullo,
Costumi Annalisa ciaramella
produzione Teatro dell’Osso in collaborazione con Vissi d’Arte Festival.
In scena fino al 15 Ottobre al Teatro Tram Via Port’Alba, 30 – cell: 342 1785930