Felice Sciosciammocca è una delle maschere più celebri del teatro napoletano, ideata e portata alla fama da Eduardo Scarpetta, grande attore e commediografo dell’Ottocento. Il personaggio è diventato un simbolo dell’umorismo partenopeo, incarnando la figura del napoletano ingenuo, loquace, furbo a modo suo, e sempre pronto a cavarsela nelle situazioni più assurde.
Chi è Felice Sciosciammocca?
Il nome “Sciosciammocca” deriva dal dialetto napoletano e può essere tradotto liberamente come “bocca aperta”, a indicare un tipo meravigliato, sognatore, spesso distratto, ma anche scaltro. Felice è il nome proprio del personaggio, un uomo del popolo, che si muove con leggerezza tra gli imprevisti della vita quotidiana, facendo leva sulla simpatia, la parlantina e un’arguzia disarmante.
Scarpetta creò Sciosciammocca come risposta alla figura più tradizionale e stereotipata di Pulcinella. Mentre quest’ultimo era più cinico e a volte malinconico, Felice rappresentava la modernità e la spensieratezza di una Napoli in trasformazione. Le commedie che lo vedono protagonista, come Miseria e Nobiltà, ’Na Santarella e Lo scarfalietto, sono diventate pietre miliari del teatro comico italiano.
Le caratteristiche del personaggio
Sciosciammocca si distingue per il linguaggio vivace e colorito, per la gestualità esuberante e per una comicità basata sul malinteso, sul gioco delle identità e sulla satira sociale. Dietro il riso, infatti, Scarpetta celava spesso una critica pungente alla società dell’epoca, tra classi sociali, convenzioni borghesi e pregiudizi.
Al giorno d’oggi
Il personaggio ha continuato a vivere anche dopo la morte del suo creatore. Il figlio di Scarpetta, Eduardo De Filippo, pur scegliendo un percorso teatrale più drammatico e riflessivo, riconosceva l’importanza di Sciosciammocca nel rinnovamento del teatro napoletano. Inoltre, Totò, altro grande attore comico napoletano, diede nuova vita a Felice nel celebre film Miseria e Nobiltà, rendendolo immortale per il pubblico del Novecento.
Felice Sciosciammocca non è solo un personaggio comico: è lo specchio di una cultura ricca di contraddizioni e vitalità, che attraverso il sorriso riesce a raccontare verità profonde. La sua eredità continua a influenzare il teatro e il cinema italiano, restando un simbolo dell’anima autentica di Napoli.