La festa della Donna 2020 è segnata dall’ennesimo dibattito sulla natura attuale della annuale celebrazione. All’inizio di questo nuovo decennio, la festa della donna come viene sentita? Una giornata che vuole ricordare quanto ancora c’è da fare oppure come una festa dal sapore commerciale?
Festa della Donna 2020: una celebrazione “commerciale”?
Giallo delle mimose, il rosa delle donne. I colori che sono il simbolo di questa celebrazione che ogni anno vuole ricordare al mondo un evento storico dai connotati tragici. L’8 Marzo, inoltre, permette di fare il punto della situazione sotto molti aspetti come quello della violenza sulla donne e sul femminicidio. E’ innegabile che molto (tanto) bisognerà ancora fare per sanare un problema internazionale che coinvolge tutti.
Quindi se da una parte abbiamo una celebrazione che anno dopo anno mette in primo piano i campi più importanti dell’”attualità al femminile”, dall’altra troviamo uno snaturamento della festa votato al più mero senso commerciale. Le tante ed innumerevoli serate a tema nei locali notturni di tutta Italia sono solo un piccolo esempio di come la festa della donna abbia subito una sorta di degenerazione rispetto al suo significato originale. Una sorta di “altra faccia della medaglia” che fa solo un danno enorme ad una celebrazione molto importante e sentita.
Festa della Donna e Coronavirus
Festa “commerciale” o meno, la festa della donna 2020 non può fare a meno di confrontarsi con una delle più attuali emergenze nazionali ovvero il Covid-19. Le ultime norme “anti-contagio” non fanno sconti e le tante serate a pagamento nei locali di tutta Italia sono (per la maggior parte) annullate. Anche gli eventi istituzionali non fanno eccezione, confermata infatti la cancellazione della tradizionale cerimonia presso il Quirinale di Roma. Cerimonie, eventi ma anche cortei e manifestazioni sono stati annullati a causa del contagio tramite il Coronavirus. Insomma, anche la festa della donna si fa da parte davanti alla salute nazionale.