La firma scansionata è diventata un metodo comune per autenticare documenti. Ma qual è il suo valore legale?
Oggi è sempre più importante la necessità di garantire l’autenticità e l’integrità dei documenti elettronici. La firma scansionata è diventata un metodo comune per autenticare documenti. Ma qual è il suo valore legale? E quali sono le differenze con la firma digitale? Quest’ultima nel tempo è diventata uno strumento tra i più importanti per autenticare i documenti. Si tratta di un meccanismo basato sulla crittografia che permette di verificare l’autenticità di un documento e si basa su un sistema di chiavi asimmetriche: una privata, conosciuta solo dal firmatario, e una pubblica, disponibile a chiunque.
La firma scansionata, pur essendo una rappresentazione digitale di una firma autografa, non fornisce alcuna garanzia a livello di sicurezza e autenticazione, cosa che invece assicura una firma digitale. Questo sistema – che può essere attivato in pochi minuti (a tal proposito segnaliamo che è possibile ricorrere a provider come Lettera Senza Busta per attivare una firma digitale gratis online) – utilizza tecnologie crittografiche e garantisce che il documento non sia stato alterato, conferendogli pieno valore legale e confermando l’identità del firmatario.
Nel momento in cui un documento viene firmato digitalmente, avviene l’applicazione di un algoritmo che genera una sorta di impronta digitale, cifrata con la chiave privata del firmatario. Il processo di firma digitale può essere suddiviso in tre fasi diverse. Prima di tutto, viene creato un valore univoco che rappresenta il contenuto del documento. Questo valore viene cifrato utilizzando la chiave privata del firmatario. Si tratta del passaggio che crea la firma digitale vera e propria.
In seguito, per verificare una firma digitale, il destinatario del documento decifra il tutto utilizzando la chiave pubblica. Successivamente, il destinatario genera un nuovo valore univoco del documento ricevuto e lo confronta con il dato decifrato. Se questi due elementi coincidono, il documento è autentico e non è stato modificato.
La firma scansionata è un’immagine digitalizzata di una firma autografa. L’immagine viene creata scansionando un documento fisico firmato oppure fotografando la firma con un dispositivo digitale. In seguito, l’immagine può essere inserita all’interno di documenti elettronici, come quelli creati con un editor di testo.
Il valore legale della firma scansionata dipende dalle normative specifiche che vengono adottate nei vari Paesi. Per esempio, in Italia viene stabilito che la firma scansionata, che rientra nella categoria delle firme elettroniche semplici, ha un valore inferiore rispetto alla firma elettronica avanzata. In un ambito legale, una firma scansionata può essere contestata in maniera più semplice, perché non fornisce delle garanzie sufficienti sull’identità del firmatario e sull’integrità del documento.
Le firme elettroniche qualificate impiegano certificati digitali rilasciati da un’autorità di certificazione accreditata. Questa tipologia di firma che utilizza i meccanismi della crittografia garantisce che il documento non sia stato alterato in seguito. Le firme elettroniche qualificate sono riconosciute in Europa come legalmente equivalenti alle firme autografe.
Uno dei principali vantaggi della firma digitale è rappresentato dalla sicurezza. Utilizzare in combinazione chiavi crittografiche e valori univoci permette di avere la garanzia che i documenti non possano essere alterati senza che la firma venga invalidata.
La firma digitale semplifica e velocizza il processo di firma dei documenti. Non è più necessario, quindi, stampare, firmare manualmente e scansionare i documenti. Tutto può essere fatto con un procedimento completamente digitale, risparmiando tempo e riducendo anche l’utilizzo della carta.
Il sistema, inoltre, garantisce che il firmatario non possa negare di aver firmato un documento. Si tratta di qualcosa di importante in contesti legali e commerciali. Attraverso la firma digitale, i documenti possono essere firmati e verificati da qualsiasi luogo, purché sia disponibile una connessione ad internet.
Le applicazioni di un sistema di questo tipo sono molto ampie. La firma digitale è molto usata, ad esempio, per la sottoscrizione di contratti commerciali, anche perché riduce i tempi di esecuzione e semplifica le procedure burocratiche.
Nell’ambito della fatturazione elettronica, la firma digitale garantisce che i documenti siano autentici e integri, facilitando la conformità alle normative fiscali. La firma digitale viene utilizzata anche da molte amministrazioni pubbliche per autenticare documenti ufficiali, come permessi, certificati e dichiarazioni.
Foto di Florian Pircher da Pixabay
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