Le fonti rinnovabili stanno diventando sempre più oggetto del desiderio di molte nazioni nel mondo. Per fortuna, l’utilizzo di materie prime rinnovabili sta aumentando, ma non come ci si aspetterebbe in questo periodo di crisi climatica. Una delle cause è la burocrazia, che con le sue lungaggini finisce quasi sempre per scoraggiare l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Un problema che va affrontato al più presto.
Fonti di energia rinnovabile installabili in casa
I cittadini possono già fare qualcosa per cercare di avere un minor impatto sull’ambiente e risparmiare in bolletta installando in casa propria alcuni impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Vediamone alcune.
La prima è il fotovoltaico. Questo consente di ricavare corrente elettrica direttamente dalla luce solare. I prezzi per installare questo tipo di tecnologia a pannelli in casa sono sensibilmente diminuiti grazie alla sua diffusione su larga scala, permettendo al singolo utente di recuperare la spesa fatta per l’installazione nel giro di 6 o 7 anni al massimo. Il tutto grazie ad un risparmio di circa 300 euro annui, se non di più, sulle bollette dell’energia elettrica. Se si dovesse decidere, poi, di non autoconsumare tutta l’energia accumulata nell’arco della giornata, ma di immetterne anche una parte sulla rete elettrica pubblica, questo consentirà al cittadino di ricevere alcuni contributi compensativi direttamente in bolletta.
Altra soluzione è quella delle pompe di calore, ossia impianti che prelevano l’energia termica che si trova nell’ambiente esterno per diffonderla in casa o in forma liquida (acqua) o gassosa (aria). Possono fungere anche da pompe di raffreddamento se provviste di un inverter. Rispetto alle classiche caldaie, questi impianti, che producono energia da una fonte green, consentono un risparmio di circa il 60%, che può diventare del 95% se li si abbina a impianti fotovoltaici. Il procedimento, infatti, è semplice: i pannelli fotovoltaici producono energia elettrica e le pompe usano quest’ultima per produrre acqua calda, calore o aria fresca, senza uso di corrente proveniente da gas o idrocarburi fossili.
Anche l’eolico può essere usato nella propria abitazione. Sembra strano, in quanto quando parliamo di questo tipo di fonte facciamo sempre riferimento alle grandi pale presenti sul nostro territorio. In realtà esistono delle piccole turbine eoliche fornite di pale che consentono di produrre corrente elettrica ricavata dall’energia cinetica prodotta dal loro movimento causato dal vento. Come nel caso del fotovoltaico, anche per l’eolico si può decidere di utilizzare subito o accumulare l’energia prodotta. Esiste persino la possibilità di creare sistemi ibridi, con pala eolica abbinata a uno o più pannelli fotovoltaici. Per capire, poi, come poter installare al meglio un impianto eolico domestico, è possibile leggere approfondimenti ad hoc e contattare gli esperti del settore, in modo da avere una panoramica a 360° sul tema.
Il sole torna protagonista con un altro impianto capace di sfruttarne il calore. Parliamo del solare termico, ossia di quell’impianto che è costituito da pannelli solari e non fotovoltaici. La differenza sta che questi usano l’energia solare solo per produrre acqua calda e riscaldare gli ambienti interni, un po’ come le pompe di calore. Il risparmio previsto è di quasi il 70% per la produzione di acqua calda, mentre si aggira appena sotto il 50% per il riscaldamento dell’abitazione.
Infine esistono le biomasse, che usano materiali biologici, come residui, scarti animali e vegetali, i quali vengono trattati per essere utilizzati come un vero e proprio combustibile energetico ad impatto 0. Solitamente questo tipo di materiali viene utilizzato non tanto per la produzione di elettricità, quanto per quella di calore, andando a sostituire il gas e, appunto, la corrente. Il risparmio, anche qui, può essere davvero notevole, specialmente se abbinato all’installazione di altri impianti, come quello eolico o fotovoltaico. Le possibilità non mancano di certo. L’importante è scegliere di produrre energia green.
Snellimento della burocrazia sul fronte rinnovabili: c’è la proposta
In realtà qualcosa finalmente si sta muovendo. Lo scorso 14 novembre, infatti, il Parlamento Europeo ha ritenuto opportuno approvare una proposta di legge che favorisca la diffusione delle fonti ecosostenibili, in quanto ogni progetto legato a questa tematica verrà dichiarato di interesse prioritario e pubblico.
Questo vuol dire, ad esempio, evitare che alcune delle valutazioni di impatto ambientale dell’impianto di produzione di energia green verranno saltate. Per cercare, dunque, di far fronte sia al cambiamento climatico, sia alla dipendenza da combustibili fossili provenienti dalla Russia entro il 2025, si proverà ad accorciare il più possibile il periodo di approvazione per queste tipologie di impianto, determinando anche aree di accelerazione individuate dagli stati membri e utilizzabili a tal scopo. I tempi non dovrebbero più arrivare a sforare i 18 mesi di tempo. In caso di ulteriori ritardi i permessi saranno dati automaticamente.