
Oggi, la musica ereditata da questi musicisti possiamo definirla jazz mainstream (d’autore), che oltre a Cage, annovera musicisti e gruppi di primo piano nel panorama mondiale (prima che solcassero la via della “popolarità”), come Frank Zappa che nel 1963 eseguì un brano di musica sperimentale dal titolo Playing music on a bicycle molto simile a Water walk di Cage. I musicisti sperimentali adottano diverse tecniche di registrazione, anche nella realizzazione di videoclip. Per esempio quelle del sassofonista pugliese Francesco Massaro che si nutrono di patafisica, una rarefazione o una esplosione attorno ad un piccolo nucleo o tema. Si tratta di aggirare gli stereotipi e luoghi comuni come nell’album Bestiario marino, pubblicato nel 2015 dal collettivo “Desuonatori” (un coordinamento di autoproduzioni per la socializzazione di musica inedita in nuovi contesti di fruizione), dieci tracce di connubio tra musica e parole, con la collaborazione dei musicisti del gruppo “Bestiario” (Mariasole De Pascali, flauti; Gianni Lenoci,pianoforte, piano preparato, fender rhodes, radio, toys; Michele Ciccimara, percussioni varie).


Meccanismi di volo, dove troviamo anche una poesia di Mariangela Gualtiari (Una foglia cadendo / fa il piccolo tonfo /scuote un poco la stella /e una geometria d’universo /si sbilancia negli assi. // Tutto un tratteggio di rette infinite / un pulsare di gradi angolari / nessuna ala distesa fa a meno / e la caduta non è che un’ / algebra infinita che va giù / nella cifra, nel rigo), è «un disco che merita tutta l’attenzione possibile, perché è poetico senza essere retorico, coraggioso ma non ostico, patafisico e romantico, denso come un haiku e lieve come un racconto di Calvino, appassionante e iperreale come una storia di Cortázar, zuppo dello stesso blues fragile e imprendibile che anima certo Wyatt, circolare come un’immagine di Borges, memore delle rarefazioni di alcune produzioni ECM […] senza risultare mai stucchevole, perché mai estetizzante o artefatto, ma sempre vivo, pulsante, necessario, vero» (Nazim Comunale, Francesco Massaro & Bestiario. Meccanismi di volo, in «The New Noise», 26.12.2017).
In conclusione diciamo che la musica di Massaro (che è anche filosofo e libero docente di Patafisica, simpatizzante del movimento trappista) è una contaminazione di suoni e colori, di finezze timbriche e armoniche originali senza confini, che ci conducono all’ascolto di un mondo onirico, reale e immaginario, imperfetto, provvisorio, inespresso, una visione letteraria ed artistica della musica che lo rende un autore originale e interessante.