Israele sta utilizzando gli ordini di evacuazione nella Striscia di Gaza per perseguire lo “sfollamento forzato deliberato e massiccio” dei civili palestinesi
(Adnkronos) – Israele sta utilizzando gli ordini di evacuazione nella Striscia di Gaza per perseguire lo “sfollamento forzato deliberato e massiccio” dei civili palestinesi, il che equivale a un “crimine di guerra” e una “pulizia etnica”. E’ quanto sostiene l’Ong Human Rights Watch (Hrw) in un rapporto pubblicato oggi.
“Human Rights Watch ha raccolto prove che i funzionari israeliani commettono il crimine di guerra del trasferimento forzato” di civili, ha scritto l’organizzazione non governativa internazionale che si occupa della difesa dei diritti umani, che parla di “una grave violazione delle convenzioni di Ginevra e un crimine ai sensi dello statuto di Roma della corte penale internazionale”.
Il rapporto ha aggiunto che “le azioni di Israele sembrano anche rientrare nella definizione di pulizia etnica” per quanto riguarda le aree dove i palestinesi non potranno fare ritorno. Il rapporto è pubblicato in un momento in cui sono sempre più evidenti le prove che Israele sta accelerando i suoi sforzi per tagliare in due la Striscia di Gaza con una zona cuscinetto e sta costruendo nuove infrastrutture per supportare una presenza militare prolungata, con un ritmo crescente di demolizioni e distruzioni.
L’esercito israeliano ha emesso nuovi ordini di evacuazione per i civili libanesi nelle vicinanze di due edifici nella periferia meridionale di Beirut. Il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba dell’Idf, ha pubblica delle mappe insieme all’annuncio in cui invita i civili a tenersi ad almeno 500 metri di distanza dai siti, affermando che si tratta di strutture di Hezbollah. Israele sta portando avanti sforzi per raggiungere un cessate il fuoco in Libano come primo “regalo” della sua politica estera per la nuova amministrazione Trump.
Lo riporta il Washington Post , citando funzionari israeliani. “C’è un accordo sul fatto che Israele regalerà qualcosa a Trump… che a gennaio ci sarà un’intesa sul Libano”, ha detto al giornale statunitense un funzionario israeliano. La notizia è diffusa dopo che domenica il ministro per gli Affari strategici Ron Dermer ha incontrato il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump nel suo resort Mar-a-Lago in Florida.
—internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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