Il mese appena concluso di gennaio avrebbe rappresentato l’inizio d’anno più caldo mai registrato. Questo è quanto emerge da un’analisi preliminare dei dati del servizio climatico Copernicus, pubblicata su The Climate Brink e ripresa da New Scientist.
Superato il Record di Gennaio
Secondo l’analisi, il gennaio appena trascorso avrebbe segnato un incremento di 1,75°C sopra la media del periodo 1850-1900, battendo il record precedente di 1,7°C stabilito lo scorso anno. Nonostante le previsioni per il 2025 suggerissero temperature più fresche a causa dell’emergere del fenomeno climatico La Niña, i primi dati mostrano una realtà differente almeno per gennaio.
L’Opinione degli Esperti
Zeke Hausfather, scienziato del clima presso la società di software Stripe, ha dichiarato:
“In genere ci aspettiamo che le temperature globali scendano l’anno successivo a El Niño, specialmente con lo sviluppo di condizioni modeste per La Niña. Per questo è sorprendente vedere un nuovo record rispetto allo scorso gennaio”.
I Dati di Copernicus
Hausfather ha basato la sua analisi sui dati giornalieri di Copernicus ERA5. Il servizio climatico dell’Unione Europea pubblicherà la propria analisi mensile definitiva la prossima settimana.
Fattori Possibili Dietro il Fenomeno
Adam Scaife del Met Office ha affermato che le alte temperature osservate a gennaio sono “insolite” e contrarie alle previsioni. Secondo Scaife, i fattori che potrebbero aver contribuito includono:
- Condizioni atmosferiche variabili
- Riduzione dell’inquinamento da aerosol
- Vapore acqueo persistente causato dall’eruzione del vulcano Hunga Tonga-Hunga Haapai nel 2022
- Diminuzione della copertura nuvolosa sugli oceani, che potrebbe essere un effetto di feedback del riscaldamento
Una Situazione da Monitorare
Scaife ha invitato a non dare troppo peso ai dati di un solo mese:
“Questa è un’oscillazione. Vediamo cosa succede nei prossimi mesi”.
Nonostante il record di gennaio, il Met Office mantiene la previsione secondo cui il 2025 sarà probabilmente leggermente più fresco rispetto al 2024.
Foto di (El Caminante) da Pixabay