Mancano davvero pochi mesi all’inizio dei giochi olimpici di Tokyo 2020. L’edizione nipponica vuole distinguersi per essere la più green possibile. Come raggiungere tale obiettivo? Attraverso tanti piccoli accorgimenti davvero utili allo scopo ultimo degli organizzatori.
Una torcia olimpica votata al“green”
Una delle novità più in vista per questa “svolta ecologica” è sicurmente la torcia. Il simbolo (insieme ai cinque cerrchi) dei giochi olimpici per eccellenza, in quest’edizione, sarà composta interamente da materiali biodegradabili e al 30% da materiali riciclati. Per la precisione, la componente riciclata sarà ricavata dagli scarti di alluminio presenti nelle case provvisorie usate nel post-terremoto nipponco del 2011. Insomma, un simbolo non solo ecologico ma anche sociale per dire addio ad una triste pagina della storia recente giapponese.
Medaglie e podi riciclabili
Una svolta importantissima di queste olimpiadi giapponesi prevede anche medaglie ricavate dai rottami dei cellulari. Oro, argento e bronzo saranno ricavati dal riciclo di apparecchiature elettroniche dismesse e gettate. Le nuove medaglie, create dal designer giapponese Junichi Kawanishi, saranno prodotte con i metalli riciclati ottenuti grazie a una campagna iniziata nel 2017. E non solo questo, i podi per le premiazioni: saranno costruiti con prodotti riciclati, mentre le divise saranno realizzate riciclando bottiglie di plastica recuperate dai rifiuti.
Trasporti e mezzi per l’ecologia
Infine, ma non meno importante, gli 11 mila atleti e il milione, o quasi, di visitatori che arriveranno a Tokyo avranno a disposizione una flotta senza eguali di automobili e autobus ecologici messi in campo da Toyota, partner ufficiale dell’evento per la gestione dei trasporti