30 luglio: Giornata internazionale dell’amicizia. Oggi, in ogni angolo del pianeta, si festeggia un legame speciale, un sentimento profondo che tutti noi abbiamo vissuto in qualche momento della nostra esistenza. Se questo è vero, significa che siamo davvero persone molto fortunate. Ogni fase della vita porta con sé nuove amicizie, ma ci sono anche quelle amicizie che resistono nel tempo e durano per tutta la vita.
Giornata internazionale dell’amicizia
L’amicizia tra popoli contribuisce a creare ponti tra le varie culture e promuove la pace tra gli Stati. E’ con questa motivazione che nel 2011 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nel 2011, ha istituito la Giornata internazionale dell’amicizia. L’iniziativa si ispirò all’idea espressa dall’UNESCO che invitava a pensare alla Cultura della Pace come a una serie di valori tesi a rifiutare la violenza e a prevenire i conflitti attraverso il dialogo.
La cultura della pace si promuove attraverso l’educazione, il rispetto dei diritti umani, la partecipazione democratica, la comprensione, la tolleranza.
La Giornata ha come protagonisti i giovani, leader di domani, ai quali spetta l’incarico di promuovere iniziative che incoraggino il dialogo tra i popoli e il rispetto delle diversità. Solo così sarà possibile costruire un futuro che sia davvero di pace.
Amicizia e amicizie
Se l’amicizia tra i popoli è fondamentale per salvaguardare la pace internazionale, l’amicizia tra le singole persone è un importante arricchimento della vita. L’affermazione, che può sembrare più che lapalissiana, ha un solido fondamento scientifico. Coltivare amicizie, dicono gli studiosi, fa bene al cervello. Consente al cervello di produrre un neurotrasmettitore simile agli oppioidi endogeni. Secondo altri studi, di contro, la solitudine esporrebbe al rischio di infarto e ictus poiché provocherebbe la produzione di fibrinogeno che a sua volta è responsabile, tra l’altro, dell’aumento della pressione arteriosa.
L’amicizia fa bene, ovviamente, quando il sentimento è sano. Quando, cioè, gli amici si supportano nei momenti difficili o si possono confidare senza timore di essere giudicati.
Guerre e pace
Parlare di amicizia e di pace oggi è doloroso e doveroso al tempo stesso. A livello internazionale non possiamo non pensare, infatti, ai teatri di guerra nei quali si stanno consumando migliaia di vite umane. Non possiamo non pensare al diritto di ogni popolo di avere una casa sicura in cui vivere. L’ingiustizia sociale, però, coinvolge anche gli Stati in pace.
I social ci hanno dato una versione nuova di amicizia in cui non sempre la condivisione genera solidarietà. Al contrario, si utilizza la tastiera per riversare odio che in pochi passaggi diventa seriale. Parolina dopo parolina, scritta giorno dopo giorno, si accresce quel senso di tutti contro tutti.
La pace internazionale può sembrare un argomento troppo grande per noi, qualcosa che decide chi è al di sopra di noi. In realtà, ognuno di noi può contribuire in maniera efficace a costruire una pace duratura. Abbiamo solo bisogno di ricordarlo.
In copertina foto di Мария Ткачук da Pixabay