Oggi si celebra la Giornata Internazionale della Rianimazione Cardiopolmonare – World Restart a Heart Day, promossa dall’International Liaison Committee on Resuscitation (ILCOR), organismo di riferimento mondiale per il trattamento dell’arresto cardiaco.
In Italia, la giornata è sostenuta dall’Italian Resuscitation Council (IRC), società scientifica senza scopo di lucro riconosciuta dal Ministero della Salute, che riunisce medici, infermieri e operatori esperti in rianimazione cardiopolmonare.
Per l’occasione, IRC promuove iniziative, attività e dimostrazioni pratiche di primo soccorso in tutto il Paese, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull’importanza di saper intervenire tempestivamente in caso di emergenza.
Solo un italiano su sei saprebbe cosa fare in caso di arresto cardiaco
Secondo una ricerca dell’Osservatorio Opinion Leader 4 Future – progetto nato nel 2023 dalla collaborazione tra Credem e ALMED (Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore) – solo il 16% degli italiani saprebbe eseguire correttamente le manovre di primo soccorso, come il massaggio cardiaco e l’utilizzo del defibrillatore automatico esterno (DAE).
Il 29% si limiterebbe a chiamare i soccorsi, il 21% offrirebbe solo un supporto indiretto, mentre il 32% agirebbe soltanto se guidato telefonicamente da un operatore. Il 2% non interverrebbe in alcun modo.
Tra i principali ostacoli: la paura di peggiorare la situazione (56%) e la scarsa conoscenza delle tecniche di emergenza (42%).
Nonostante il 63% degli italiani si dichiari informato sull’arresto cardiaco, solo il 24% saprebbe definirlo con precisione e appena l’11% riuscirebbe a distinguerlo da un infarto.
Formazione carente ma grande voglia di imparare
La partecipazione ai corsi di primo soccorso resta bassa: il 74% del campione non ne ha mai frequentato uno, e un ulteriore 12% non ricorda le informazioni apprese.
Solo il 14% ha ricevuto una formazione specifica e ne conserva memoria utile.
Quanto alla conoscenza dei defibrillatori, il 20% ne sa utilizzare uno, il 70% li ha solo sentiti nominare e il 5% non sa cosa siano.
Un dato incoraggiante, però, arriva dall’interesse verso la formazione: l’84% di chi non ha mai partecipato a un corso vorrebbe farlo, anche con percorsi brevi della durata di 4-5 ore.
Scapigliati (IRC): “Serve più formazione, soprattutto a scuola e nelle autoscuole”
“Questi dati – spiega Andrea Scapigliati, presidente di IRC, docente di Anestesia e Rianimazione all’Università Cattolica e responsabile dell’Unità Operativa di Terapia Intensiva Cardiochirurgica del Policlinico Gemelli – mostrano quanto sia urgente diffondere la cultura del primo soccorso e applicare pienamente la legge 116/2021, che introduce interventi mirati per migliorare la risposta all’arresto cardiaco, come la formazione obbligatoria nelle scuole.”
Le tecniche di rianimazione, sottolinea Scapigliati, dovrebbero essere insegnate fin dall’età scolare, trasmesse ai giovani, agli istruttori sportivi e ai futuri automobilisti, grazie all’accordo siglato tra IRC e Unasca (Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica).
Tra gli strumenti previsti anche un’app nazionale per localizzare i defibrillatori presenti sul territorio, ancora attiva solo in alcune regioni.
“Ogni anno in Europa si registrano circa 400.000 arresti cardiaci extraospedalieri, di cui 60.000 in Italia, con una sopravvivenza media del 7,5%. Dove la formazione è diffusa, le possibilità di sopravvivenza possono triplicare. È quindi essenziale coinvolgere e formare il maggior numero possibile di persone.”
“Viva! La settimana della rianimazione cardiopolmonare”
Per promuovere una maggiore consapevolezza, l’IRC organizza dal 13 al 19 ottobre l’iniziativa “Viva! La settimana della rianimazione cardiopolmonare”, con decine di eventi gratuiti e aperti al pubblico in oltre 20 città italiane, tra cui Roma, Bologna, Torino, Napoli, Cagliari, Catania, Modena, Chiavari, Novara, Gela e Nuoro.
Tra le iniziative in programma anche una maxi-formazione sull’Isola della Maddalena (Sardegna), che coinvolgerà oltre 300 partecipanti. Giunta alla tredicesima edizione, la manifestazione gode del patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del Ministero per lo Sport e i Giovani, del Ministero dell’Istruzione e del Merito e di Sport & Salute.
Foto di form PxHere
























