Lars Elling: artista e scrittore
I Principi dello stagno Finn di Lars Elling è il romanzo d’esordio del noto artista norvegese, che in patria è stato un vero successo di pubblico. In Italia il libro è arrivato grazie alla casa editrice 21lettere con la traduzione di Andrea Romanzi.
Premessa fondamentale per un corretto approccio al testo è la consapevolezza che il libro va letto “adagio”, va assaporato, gustato, capito, scrutato e scoperto.
La natura la fa da padrona, e all’interno di questa incredibile cornice verde, descritta meravigliosamente, ruota una storia familiare ricca di pathos ed emozioni.
Lars Elling è un pittore e la sua scrittura non può che risentire positivamente della grande capacità che hanno gli artisti di catturare la bellezza nei minimi dettagli e rivelarla anche agli occhi più distratti in tutta la sua potenza.

I Principi dello stagno Finn è una storia che prende spunto da alcune vicende familiari dell’artista e che fanno riferimento all’infanzia del nonno paterno, Arnstein, e di suo fratello Truls, nei fitti boschi della foresta di Oslo. Nel romanzo l’autore racconta il legame fortissimo tra i due fratelli che si consolida sempre di più quando vengono mandati dal genitore, da soli, per settimane, nella foresta “per farsi le ossa” (Truls e Arnstein vivono la loro vita a metà tra l’infanzia e una scuola per reclute).
Il padre, il Kaiser, come lo chiamano i suoi figli, li sta preparando alla tragedia imminente: siamo a ridosso dello scoppio della Prima Guerra Mondiale.
Una tragedia, però, macchia quel legame che sembrava indissolubile e il rapporto tra i due fratellini si compromette per sempre.
I suoi tre figli – vagano liberamente attraverso cinquecento chilometri quadrati di foresta a nord di Kristiania. Di loro non si hanno notizie da tre settimane.
Dopo la tragedia, i due fratellini non si parleranno mai più. Vivono uno accanto all’altro con una staccionata e un melo che separa le loro abitazioni. Da più di cinquant’anni non si rivolgono parola. Mentre uno dei fratelli muore nella casa accanto, l’altro taglia l’erba del giardino.
I Principi dello stagno Finn di Lars Elling
La storia è raccontata dal diciottenne Filip, aspirante artista, che ancora non riesce a trovare il suo posto nel mondo e che vive nella stessa casa del “Vecchio”, come chiama il suo nonno paterno.
“Il Vecchio” è ormai alla fine dei suoi giorni, è sempre in agonia e ha un terribile bisogno di raccontare a qualcuno la sua storia, la sua tragedia e i suoi giorni infelici. Trova in Filip un ottimo ascoltatore che, inizialmente riluttante, inizia ad appassionarsi sempre di più alla storia, trovando in quei racconti un grande sollievo e un rifugio dalla crisi coniugale che stanno affrontando i suoi genitori.

I Principi dello stagno Finn di Lars Elling è un romanzo che intreccia due generazioni e due epoche, offrendo una narrazione profonda e coinvolgente. Il mistero che avvolge la storia dei due fratelli è relegato in uno stagno nel bel mezzo della natura selvaggia norvegese. Un tragico evento cambierà le vite dei due fratellini per sempre.
Le caratteristiche del romanzo
Il libro ha il pregio di essere ricco di simboli e dettagli che spaziano da temi legati alla natura, alla famiglia, al conflitto e innanzitutto alla memoria. È un’opera che invita il lettore a riflettere sulle relazioni umane e sui segreti che possono plasmare intere vite.
Il ritmo del romanzo è ben calibrato e riesce ad intervallare alti momenti di pathos improvvisi in descrizioni placide e imperturbabili. Particolarmente forti in questo senso sono le scene degli uccelli in trappola, raccontate nei più minuziosi dettagli, così come la sofferenza della mucca insanguinata che i due fratelli scoprono sul proprio cammino.
Il punto di forza del romanzo è certamente la descrizione della natura e del suo universo fatto di creature a cui non prestiamo la minima attenzione e che attraverso la penna dell’autore diventano quasi dei veri e propri personaggi. Lars Elling li connota perfettamente, con caratteristiche definite, aspetto dettagliato e la funzione specifica che hanno all’interno dell’ecosistema in cui vivono i due fratelli. Tordi, insetti, ghiandaie marine, betulle, abeti rossi, ontani, noccioli, afidi, coccinelle, mughetti, aglio orsino, libellule cavaocchi riempiono il romanzo, regalandoci pagine di grande fascino e ammirazione.
Lo stile di Lars Elling è molto scorrevole e a mano a mano che il lettore va avanti, si appassiona così tanto alle avventure dei due ragazzini, che il desiderio di scoprire il “mistero” che sta alla base della storia passa quasi in secondo piano.
I Principi dello stagno Finn di Lars Elling, infine, potrebbe essere un interessante spunto anche per aspiranti disegnatori, a cui torneranno utili considerazioni sul disegno a cui si lascia andare il giovane Filip. Emblematico il passo in cui il ragazzo cerca di controllare la parte sinistra del cervello che gli inibisce la vena creativa oppure quando nella sua testa comincia a diventare sempre più vivido il racconto del nonno, al punto tale che:


Per approfondimenti su I Principi dello stagno Finn di Lars Elling è possibile anche leggere l’intervista all’autore.
