«Se mi controlla il telefono è perché mi ama» sostiene il 50% degli adolescenti che hanno risposto alla Survey Teen 2024. Il 25% ritiene comprensibile reagire con violenza a un tradimento, oltre la metà conosce una persona che ha subito abusi e il 40% non considera stalking l’invio ossessivo di messaggi. Davanti a questi dati allarmanti, Fondazione Libellula scende in campo con la campagna “Non è normale che sia normale”, sostenuta dal 5×1000, per attivare percorsi formativi, incontri e laboratori per scuole, famiglie e aziende.
Violenza: gli adolescenti non riconoscono controllo e gelosia?
Le discriminazioni e gli stereotipi di genere si radicano fin dalla giovane età e la Survey Teen 2024 conferma quanto sia urgente fornire alle nuove generazioni gli strumenti necessari per sviluppare una mentalità equa e consapevole. Con “Non è normale che sia normale”, Fondazione Libellula si rivolge agli adolescenti per contrastare la violenza di genere e promuovere relazioni basate sull’inclusione e la parità, traducendo i dati in azioni concrete. Durante l’anno, infatti, la campagna coinvolgerà diversi attori della società attraverso:
- Formazione nelle scuole: moduli educativi per docenti e ragazzi e ragazze, finalizzati a riconoscere e decostruire gli stereotipi di genere.
- Supporto alle famiglie: guide e incontri per genitori e per chi ha un ruolo di cura, con esperti ed esperte sul tema dell’educazione al rispetto.
- Partecipazione delle aziende: coinvolgimento delle oltre 170 aziende del Network Libellula per diffondere i valori della campagna anche nel mondo del lavoro, creando un ponte tra educazione e responsabilità sociale d’impresa.
- Contenuti digitali e podcast: materiali multimediali per sensibilizzare un pubblico sempre più ampio.
“Portiamo nelle scuole percorsi formativi”
Un elemento fondamentale che arricchisce la campagna è anche la raccolta del 5×1000: un invito a sostenere questi progetti da vicino in un gesto di responsabilità collettiva. Grazie al contributo dei privati, verranno ampliati i moduli in aula, i laboratori e la produzione di contenuti.
“Con ‘Non è normale che sia normale’ portiamo nelle scuole percorsi formativi, laboratori e contenuti per colmare i vuoti educativi che permettono al controllo di diventare ‘normale’ ,” afferma Debora Moretti, Fondatrice e Presidente di Fondazione Libellula. “Grazie al coinvolgimento delle aziende del Network, questa cultura si estende anche sul luogo di lavoro, avviando un cambiamento culturale duraturo. Ora anche i privati possono agire: destinare il 5×1000 è un gesto di responsabilità collettiva, il modo più diretto per dare vita a un percorso capillare e reale.”
Foto di Nino Souza Nino da Pixabay