Storie

“Il gioco di Claudia” è il nuovo libro di Michele Visconti

“Il gioco di Claudia” di Michele Visconti edito da Giovane Holden Edizioni è l’ultimo romanzo dello scrittore napoletano che ancora una volta ha saputo stupire i suoi lettori.

Anno 2423

“Il gioco di Claudia” di Michele Visconti edito da Giovane Holden Edizioni  è l’ultimo romanzo dello scrittore napoletano che ancora una volta ha saputo stupire i suoi lettori.

E’ evidente che per Visconti la fantascienza è un genere congeniale che ancora una volta ha saputo arricchire con riferimenti alla nostra attualità e al nostro presente in forma velata ma tuttavia chiara e riconoscibile.

Il romanzo è caratterizzato da numerosi personaggi a cui lo scrittore ha saputo dare grande dignità attraverso la descrizione di tratti peculiari e storie personali molto interessanti.  Inoltre, la moltitudine di personaggi non appesantisce la lettura, resa agevole dalla capacità dell’autore di creare avvincenti connessioni tra tutti i personaggi della storia.

Ampio spazio è dato alla tecnologia in merito alla quale potete approfondire il punto di vista dell’autore nell’intervista recente che mi ha rilasciata. Le macchine volanti, ad esempio, sono appannaggio delle autorità, così come tutto ciò che è tecnologicamente avanzato fino all’uso di umanoidi. 

“Il gioco di Claudia” di Michele Visconti

Siamo nella anno 2423 e il mondo che conosciamo non esiste più. Un gruppo di giovani amici sono i protagonisti di una serie spietata di giochi organizzati da governatori locali. Ai giochi possono accedere solo ragazzi con grande abilità e servono al Governo centrale per selezionare le future classi dirigenti. I ragazzi che vi partecipano, però, tra cui il protagonista Michele, vogliono cambiare lo status quo. Il Governo, infatti, è centralizzato, dispotico, nega i più elementari diritti a tutta la popolazione, non dà accesso alla cultura e alla tecnologia. Le scelte del Governo sono lo scotto per vivere su una Terra senza guerre fratricide, ma per un gruppo di Moderati le condizioni sono troppo drastiche e si adopera per cambiare l’ordine delle cose. Ci riuscirà?

Nel gioco di Claudia di Michele Visconti c’è spazio anche per i sentimenti, per gli amori adolescenziali, per gelosie e momenti di tenerezza che ci ancorano al presente. Nel corso della lettura, infatti, l’autore semina continui richiami alla realtà recente come, ad esempio, il nome del papà di Michele (Giovanni Falcone), la sua Fiat Uno bianca e il disastro della diga di Longone. Per un tuffo, invece, nella realtà contemporanea i giochi planetari e le abilità di combattimento dei partecipanti richiamano alla mente gli attuali video giochi (basti pensare alle grandi capacità di Terry soprannominata “Macchiato freddo”).

Per un tuffo, invece, nella gastronomia senza tempo, la semplice e gustosa ricetta di Michele, che l’autore descrive in ogni singolo passaggio, è certamente nota a ogni scapolo e giovane studente che si rispetti. Il libro, però, contiene anche tanti altri riferimenti che certamente il lettore attento saprà cogliere.  Nel gioco di Claudia di Michele Visconti è nel complesso molto fluido, godibile e con diversi colpi di scena. Se volete approfondire la scrittura di Michele Visconti e le altre opere potete leggere le intervisti agli altri romanzi tra cui Mia Via, il Ponte di ghiaccio e Testa o Croce.

Michele Visconti è nato a Napoli nel 1979, impiegato presso una società di ingegneria come geometra, ha due principali passioni: la scrittura e il disegno.  La prima in particolare gli ha regalato non poche soddisfazioni, ottenendo buoni risultati in importanti concorsi letterari tra cui Dieci piccoli indiani e Premio Letterario nazionale Bukowski. Michele, inoltre, ha pubblicato, oltre ai romanzi sopracitati, anche la raccolta di racconti i Fanta eroi

Francesca Amore

Trapiantata a Roma per necessità ma emotivamente ancorata a Napoli, non ha mai smesso di sperare che un giorno ci ritornerà definitivamente. Laureata all?istituto Universitario Orientale in lingue slave , si occupa di traduzioni dal russo e dal polacco. Giornalista pubblicista dal 2005, è appassionata di arte e letteratura in genere, ma di quella russa in particolare. Ama scrivere sugli argomenti più disparati perché di indole curiosa.Generosa, impulsiva e sincera, non ama le persone intellettualmente disoneste, ma si sa, il mondo è bello perché è vario, ma intanto? io mi scanso.

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Francesca Amore

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