Il principe Carlo d’Inghilterra è guarito dal Coronavirus. A pochi giorni dal lockdown nel Regno Unito, l’erede al trono era risultato positivo al test Covid-19. Negativa, invece, la moglie Camilla. Contagiato anche Boris Johnson, il primo ministro britannico, colui che in un primo momento aveva portato avanti la strategia dell’immunità di gregge. Ora che il Regno Unito ha cambiato politica si prepara a una lunga quarantena.
La famiglia reale inglese e il Coronavirus
Dopo una settimana di quarantena, il Principe Carlo d’Inghilterra è guarito dal Coronavirus. Risultato positivo al tampone sul Covid-19, aveva presentato sintomi lievi e le sue condizioni di salute si erano mantenute in generale buone. La moglie Camilla, invece, risultata negativa, continua l’isolamento. Secondo la normativa britannica, infatti, per le persone che riportano i sintomi del Coronavirus, basta una settimana di quarantena, mentre coloro che abitano con una persona contagiata devono mettersi in quarantena per due settimane. Non è ben chiaro come il principe fosse stato contagiato dato l’elevato numero degli incontri pubblici ai quali aveva partecipato. A destare sospetti c’era stata la sua presenza al summit “Water Aid” del 10 marzo a Londra durante il quale era stato seduto di fronte al principe Alberto di Monaco risultato poi positivo al test sul Covid-19. Intanto la regina Elisabetta II e il suo consorte il principe Filippo sono stati trasferiti presso la loro tenuta di Windsor perché Buckingham Palace è ritenuta troppo frequentata e quindi pericolosa. I duchi di Cambridge William e Kate sono in una tenuta nel Norfolk, mentre Harry e Meghan si sono trasferiti dal Canada a Los Angeles.
Coronavirus in Inghilterra: tutte le tappe
L’Inghilterra ha affrontato l’emergenza Coronavirus in modo controverso. L’iniziale linea del Governo Johnson parlava di far contaggiare il 60% della popolazione britannica per sviluppare l”immunità di gregge”. In un secondo momento le dichiarazioni shockanti del premier Boris Johnson sono state rimpiazzate da una misura che, seppur blanda, ha testimoniato un primo cambio di rotta: tenere in casa le persone anziane. Infine, la terza fase, quella tutt’ora in corso, che prevede il lockdown “all’italiana”: chiusura degli esercizi commerciali non indispensabili, divieto di uscire se non per fare la spesa, per lavoro e per portare a spasso il cane.
Il Regno Unito in quarantena
Attualmente nel Regno Unito si registrano circa 20.000 casi, per lo più in Inghilterra e a Londra. Tra i contagiati dal Coronavirus c’è anche Boris Johnson, il primo ministro: lo stesso che qualche settimana prima aveva annunciato alla popolazione di prepararsi a perdere i propri cari, per una strana, o forse no, ironia della sorte, è rimasto contagiato. Ora il Regno Unito si prepara a un lungo periodo di quarantena, l’epidemiologo Neil Ferguson, tra i consulenti del governo, ha dichiarato che probabilmente saranno necessari tre mesi di chiusura totale per arrestare il Covid-19.