Il suolo italico è divenuto un territorio molto particolare: 1000-2000 frane ogni anno, oltre 6.600 comuni posti in aree pericolose e 5,8 milioni di persone esposte a tutti i diversi pericoli possibili dalla frane alle inondazioni.
Dal 1980 l’erario italiano ha incassato 62,5 miliardi di euro per le sanatorie che sono state realizzate dai vari governi nazionali. In media sono entrati 2,1 miliardi l’anno nelle casse dello Stato. Il top nel 2003 con 17,6 miliardi incassati a seguito dell’ennesimo condono edilizio tombale. Ciò emerge dai dati dell’Istat, sulle imposte delle amministrazioni pubbliche negli anni 1980-2010.
Ma chi sono stati i maggiori fautori di condoni? In testa senza ombra di dubbio Berlusconi, che nel biennio 2003-2004 ha fatto incassare 25,1 miliardi. Mentre dagli scudi fiscali sono arrivati 2,1 miliardi nel biennio 2003-2004 e 5,7 miliardi nel 2009-2010.
In principio fu il governo Spadolini (nell’ultimo trentennio) con il primo condono arrivato nel 1982 che portò nelle casse dello Stato 3,3 miliardi di euro. Nel 1991 è stata la volta del condono targato Andreotti, che nei due anni successivi ha garantito 9,4 miliardi di entrate.
Ben il 55,1% del gettito complessivo è arrivato negli ultimi 10 anni, in cui sono stati incassati 34,4 miliardi. Nel 1995 ci pensò il governo Dini a mettere in campo una sanatoria, che portò 6,9 miliardi di gettito. Mentre gli ultimi due condoni, del governo Berlusconi, sono quelli del 2003 (condono tombale) e 2009 (scudo fiscale) che complessivamente hanno fatto incassare 33,1 miliardi.
Dunque, alla luce di questi dati è ancora possibile pensare che le responsabilità degli scempi odierni siano colpa degli amministratori attuali invitati più volte ad andare a casa?
Sembra piuttosto che la connivenza del cittadino italiano con il potente di turno e la conseguente “benevolenza” di questi ultimi verso i primi con abbuoni e condoni, dopo aver compiuto la razzìa più ignobile del territorio ora ariva a compimento.
Tutte le scelte si pagano e quelle effettuate in Italia sono state scellerate e ora il territorio presenta il conto e non sempre si può pagare in moneta sonante, anzi.