Inutile “nasconderlo”, uno dei problemi più grandi della guerra tra Russia ed Ucraina è quello energetico. Tutti i paesi europei stanno correndo ai ripari per eliminare la dipendenza verso il gas russo e l’Italia non fa eccezione tramite la creazione di due nuovi rigassificatori.
Perché è importante la rigassificazione
Sembra sembra strano ma il gas che viene portato nel nostro paese subisce un doppio processo. Prima passa dallo stato gassoso a quello liquido per poi successivamente riportarlo allo stato gassoso. Proprio questo ultimo processo è definito “rigassificazione”. Perché è così importante? Perché si fa un doppio procedimento che ad una prima occhiata sembra essere inutile?
La risposta è molto più semplice di quanto si possa immaginare. La riduzione in stato liquido del gas, infatti, permette di riempire maggiormente le stive delle navi con cui questo poi viene trasportato, dette metaniere. Il volume del gas si riduce infatti di circa 600 volte, con ovvie conseguenze su quanto se ne può portare in un’unica volta dai giacimenti iniziali.
Un procedimento fondamentale per le importazioni di gas da Paesi con cui abbiamo un confine marittimo, ad esempio l’Algeria. Inoltre, allo stato liquido il gas non è ovviamente infiammabile, permettendo così un suo trasporto in sicurezza sulle metaniere.
Italia, cosa sono i rigassificatori?
Le metaniere poi trasportano la materia prima nei rigassificatori. Si tratta di impianti industriali dove il gas liquido viene riportato allo stato aeriforme, attraverso particolari procedimenti che intervengono sulla temperatura e sulla pressione. I rigassificatori possono essere costruiti sulla terraferma (onshore), al largo delle coste marittime (offshore) ma anche su speciali “navi galleggianti”.
I rigassificatori permettono di accumulare scorte di gas, sfruttando i collegamenti energetici marittimi. Si tratta dunque di un modo per aumentare la diversificazione delle nostre fonti energetiche, e per cautelarci da carenze momentanee. Ogni riferimento è voluto a queste ore, in cui la guerra minaccia le forniture terrestri dall’Europa Orientale al nostro paese.
I rigassificatori sul nostro territorio
In Italia sono attualmente tre i rigassificatori attivi:
- Il primo si trova a Porto Viro, in provincia di Rovigo
- Il secondo è a Panigaglia, in provincia di La Spezia
- Il terzo è al largo della costa di Livorno
Tre rigassificatori sono, in questo momento, in via di progettazione anche se le costruzioni sono ancora ferme causa impedimenti burocratici. Il futuro quarto rigassificatore verrà realizzato a Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria mentre il quinto in quel di Porto Empedocle, in provincia di Agrigento.