Queste opere rivoluzionarie sono state accomunate da uno spirito di burla iconoclasta
La Banana di Maurizio Cattelan
(Adnkronos) – L’opera più famosa e discussa di Maurizio Cattelan, una banana attaccata al muro con il nastro adesivo, andrà all’asta da Sotheby’s a New York mercoledì 20 novembre con una stima di 1-1,5 milioni di dollari. Intitolata ‘Comedian’ (2019), la controversa opera d’arte ha fatto impazzire i social quando è stata venduta per 120.000 dollari dalla galleria Perrotin ad Art Basel Miami Beach nel 2019. L’installazione dell’artista italiano è stata realizzata in un’edizione di tre esemplari.
Dopo che le prime due sono state vendute per 120.000 dollari in rapida successione, la galleria Perrotin e Cattellan hanno deciso di alzare il prezzo della terza a 150.000 dollari e di venderla a un museo: un donatore anonimo l’ha acquistata per il Guggenheim Museum di New York. La banana esposta in Florida venne acquistata in un supermercato locale.
“Composta da una banana fissata con del nastro adesivo a una parete, l’opera è diventata rapidamente una sensazione virale globale che ha lasciato un impatto duraturo sulla coscienza culturale contemporanea – spiega Sotheby’s in un comunicato – La sua prima apparizione ha attirato folle record, ha diviso spettatori e critici e ha causato un tale pandemonio che è stato necessario rimuoverla dai locali prima della fine della fiera. Ampiamente venerata e fortemente contestata – e mangiata non solo una, ma due volte – l’opera è stata protagonista di notizie condivise in tutto il mondo.
Salita in un attimo all’infamia della storia dell’arte e al riconoscimento universale, nessun’altra opera d’arte del XXI secolo ha suscitato polemiche, scatenato l’immaginazione e stravolto la definizione stessa di arte contemporanea come ‘Comedian’ di Cattelan”.
‘Comedian’, sottolinea la casa d’aste, si colloca all’interno di un patrimonio storico-artistico di opere concettualmente audaci che hanno ridefinito ciò che l’arte può essere: dalla ‘Fontana’ di Marcel Duchamp, un orinatoio di porcellana pronto per l’uso, capovolto, montato su un piedistallo e firmato con uno pseudonimo nel 1917; al ‘Disegno cancellato di William de Kooning’ di Robert Rauschenberg del 1953, quando un artista leggendario deturpava il lavoro di un altro per destabilizzare le nozioni di originalità artistica; allo squalo di Damien Hirst, ricoperto di formaldeide nel 1991, fino a ‘Love is in the Bin’ di Banksy, che si è notoriamente distrutto dopo essere stato venduto nella sala d’aste di Sotheby’s nel 2018, creando così una nuova opera d’arte in tempo reale.
Queste opere rivoluzionarie sono state accomunate da uno spirito di burla iconoclasta che ha spinto il pubblico a interrogarsi sul significato dell’arte, a partire dagli stessi sistemi che ne consentono la creazione e la ricezione. Dopo la sua presentazione nel 2019, ‘Comedian’ si è piazzata saldamente al centro dello ‘Zeitgeist’ culturale: l’onnipresente banana con il nastro adesivo è apparsa sulla copertina del ‘New York Post’ ed è diventata un fenomeno mediatico ineluttabile.
“Per me ‘Comedian’ non era uno scherzo, ma un commento sincero e una riflessione su ciò che apprezziamo. Nelle fiere d’arte regnano la velocità e il business, quindi l’ho vista così: se dovevo essere presente a una fiera, potevo vendere una banana come gli altri vendono i loro quadri. Potevo giocare all’interno del sistema, ma con le mie regole”, ha spiegato nel 2019 Cattelan.
—culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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