La transizione demografica è un processo attraverso il quale una società passa da una situazione in cui il tasso di natalità e il tasso di mortalità sono elevati a una situazione in cui entrambi i tassi sono bassi. In altre parole, la transizione demografica si riferisce a un cambiamento nella struttura della popolazione da una popolazione giovane e in crescita a una popolazione più anziana e stabile. Nata nell’antichità, la demografia è divenuta una scienza a sé solo nell’Ottocento e ha continuato a evolversi fino ai giorni nostri.
Quando è nata la demografia?
La demografia è una disciplina che si occupa dello studio scientifico delle popolazioni umane, in particolare delle loro dimensioni, composizione e distribuzione geografica. La demografia ha origini antiche, ma come scienza moderna è emersa solo nel corso del XIX secolo.
Il matematico e statistico tedesco Johann Peter Süssmilch, il matematico belga Adolphe Quetelet, William Farr, fondatore dell’Ufficio di statistica generale del Regno Unito, sono alcuni degli studiosi che si sono occupati di demografia.
Nel corso del XIX secolo, la demografia è diventata una disciplina sempre più importante in Europa e negli Stati Uniti, grazie ai progressi nella raccolta dei dati demografici e allo sviluppo di tecniche di analisi statistica. Nel XX secolo, la demografia ha continuato a evolversi, integrando nuove tecnologie a metodi di analisi sociologica e antropologica e aprendosi a nuovi campi di ricerca come la salute riproduttiva, l’immigrazione e l’ambiente.
Oggi, la demografia è una disciplina molto sviluppata e multidisciplinare, che si avvale di tecniche di analisi avanzate, tra cui la modellizzazione matematica, la demografia storica, la demografia sociale, la demografia economica, la demografia dell’età, la demografia della salute.
Quali sono le fasi della transizione demografica?
La transizione demografica si compie generalmente in quattro fasi:
- Una prima fase caratterizzata da un’elevata mortalità e natalità, in cui la crescita della popolazione è bassa.
- Una seconda fase in cui la mortalità è alta, ma la natalità rimane alta, il che porta a un rapido aumento della popolazione.
- Una terza fase in cui la natalità inizia a diminuire, ma la popolazione continua a crescere.
- Infine, una quarta fase in cui sia la mortalità che la natalità sono basse e la popolazione raggiunge un equilibrio.
La transizione demografica è il risultato di molti fattori, tra cui l’aumento della ricchezza e della prosperità, la riduzione della povertà, l’accesso all’istruzione e alla salute, la diffusione dei metodi di controllo delle nascite e l’aumento della prospettiva di vita.
Quali Paesi vivono oggi nella fase di transizione demografica?
Oggi la maggior parte dei paesi del mondo ha completato o sta completando la transizione demografica, ma ci sono ancora alcuni paesi che si trovano in fasi diverse di questo processo.
In generale, molti paesi in via di sviluppo in Africa e in Asia stanno ancora attraversando le prime fasi della transizione demografica, con alti tassi di natalità e mortalità. Tuttavia, alcuni di questi paesi stanno rapidamente avanzando verso le fasi successive, con una rapida riduzione del tasso di mortalità e un progressivo calo del tasso di natalità.
Altri paesi che si trovano ancora in una fase di transizione demografica sono quelli che hanno subito un significativo aumento della popolazione negli ultimi decenni, come ad esempio l’India, il Pakistan, il Bangladesh e le Filippine. In questi paesi, il tasso di natalità sta gradualmente diminuendo, ma rimane ancora relativamente alto, mentre il tasso di mortalità continua a diminuire.
In copertina foto di Gerd Altmann da Pixabay