La robotica può fornire un supporto all’intelligenza emotiva dei più piccoli? In che misura serious game, ambienti virtuali e oggetti intelligenti stanno modificando l’apprendimento e l’insegnamento? E quale ruolo possono svolgere le nuove tecnologie digitali nella diagnosi e nella cura di deficit neuropsicologici come l’autismo o la sindrome di Asperger?
Sono solo alcuni degli interrogativi che sono stati affrontati nel corso di “Lanas 2018”, il 1° workshop internazionale dedicato allo studio della valutazione e dell’apprendimento nei sistemi naturali e artificiali (Learning and Assessment in Natural and Artificial System) in programma a Napoli. Promosso dal NAC – Laboratorio di Intelligenza Artificiale della Federico II diretto da Orazio Miglino, ordinario di Psicologia dello sviluppo presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’ateneo federiciano, il simposio si è tenuto presso l’Aula Piovani del Dipartimento di Studi Umanistici (via Porta di Massa) e vedrà la partecipazione delle più autorevoli voci della ricerca italiana ed europea di settore, tra cui Henrik Hautop Lund, direttore del Centro “Playware” della Technical University of Denmark e punto di riferimento internazionale negli studi di Intelligenza Artificiale.
“I lavori saranno caratterizzati da una forte interdisciplinarità – spiega Davide Marocco, docente di Psicometria alla Federico II e responsabile scientifico di Lanas 2018 – oltre a ricercatori ci saranno anche sviluppatori impegnati in startup e spinoff innovative specializzate nella produzione di dispositivi intelligenti per il supporto di bimbi con disabilità cognitive. Le nuove tecnologie hanno aperto nuove strade alla psicologia e Napoli è sintonizzata con i cambiamenti in atto”.
Nel corso del workshop è stato presentato anche “Coding”, progetto di ricerca di inclusione sociale guidato dal NAC basato sul “peer-learning” tra studenti. Studenti più grandi insegneranno ai più piccoli le basi della programmazione attraverso l’utilizzo di piattaforme robotiche come i lego mindstorm. Il progetto è stato sviluppato in alcuni istituti superiori di Napoli.