La quarta ondata di Covid ha colpito in pieno l’Austria che per arginare i problemi di saturazione dei reparti ospedalieri e garantire la circolazione regolare delle persone sta strutturando dei possibili lockdown diretti ai soli non vaccinati.
Lockdown per i non vaccinati, l’Austria studia nuove restrizioni
Il governo di Vienna ha reso noto che ci saranno nuove restrizioni alla libertà di circolazione del popolo austriaco non immunizzato ma solo nel caso in cui le terapie intensive toccheranno preoccupanti soglie di occupazione. La curva dei contagi si sta alzando e l’Austria ha voluto correre ai ripari per evitare criticità sia negli ospedali sia per quanto riguarda i contagi. Ecco, quindi, un piano che prevede l’imposizione di misure restrittive man mano più severe seguendo l’andamento della pandemia.
Sebastian Kurz, ex cancelliere austriaco, già nel mese di settembre aveva messo sul tavolo un primo piano di azioni restrittive che andavano però a toccare solo chi non si era ancora immunizzato (cioè chi non si era sottoposto nemmeno alla prima dose di vaccino contro il Covid-19). L’idea è stata poi ripresa dall’attuale cancelliere, Alexander Schallenberg, andando a creare un piano in cinque step.
Il piano
Cinque livelli, via via più restrittivi per evitare un lockdown generalizzato che potrebbe dare un colpo molto negativo all’economia austriaca. Se la percentuale di occupazione nei reparti critici degli ospedali arriverà al 25% (400 ricoverati), alle persone non vaccinate sarà impedito l’accesso a bar, ristoranti, centri culturali, sportivi e ricreativi e alberghi, oltre al divieto di manifestare. Raggiunta la soglia del 30% (600 posti letto occupati), scatterà il lockdown per i non vaccinati, con divieto di uscire di casa se non per comprovate esigenze lavorative o motivi di necessità, come ad esempio fare la spesa.
Chi guarda il modello austriaco?
Il piano ideato dal cancelliere austriaco sembra interessare, in realtà, a molti dei suoi “vicini”. Primo fra tutti Arno Kompatscher, presidente della provincia autonoma di Bolzano, che potrebbe vivere una situazione pandemia simile a quella austriaca. Infatti, la provincia autonoma alto-tesina ha la percentuale più bassa di immunizzati in Italia attestandosi sul 76,8% (360.334 persone su una popolazione complessiva di 530.000).
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