A conclusione dei lavori presso la Commissione alla Camera la legge sulla coltivazione della cannabis inizia il suo iter parlamentare
Legge coltivazione cannabis: il testo approda alla Camera per l’avvio della discussione. Dopo essere rimasto bloccato per quasi tre anni in Commissione Giustizia, il teso della legge è pronto per iniziare il suo iter parlamentare. Il testo mostra un approccio più attuale che supera disposizioni vecchie di trent’anni. Vediamo cosa prevede il disegno di legge.
Il testo appena approdato alla Camera per la discussione essenzialmente rivede il sistema di sanzioni penali e amministrative. Nel dettaglio è possibile coltivare in caso delle piantine di cannabis nella misura di massimo quattro di esemplari femmina e con tecniche rudimentali. Per un numero di piante superiore alle quattro si riconoscerà comunque l’uso personale e le sanzioni saranno solo di tipo amministrativo e non penale. Saranno proporzionate al numero eccedente di piantine e alle loro dimensioni, ai mezzi utilizzati e alla presenza di indicatori che testimonino l’inserimento in un mercato di sostanze stupefacenti. A differenza dei testi precedenti, in questo disegno si distinguono droghe leggere da quelle pesanti.
Il sistema sanzionatorio riflette un nuovo confine tra condotte perseguibili penalmente e quelle soggette esclusivamente a sanzioni amministrative. Per la commercializzazione di droghe pesanti ad opera di un soggetto autorizzato la reclusione passa da un minino di 8 a un massimo di 20 anni (il testo precedente prevedeva da 8 a 22 anni) mentre la sanzione pecuniaria va dai 31.000 euro ai 301.000 (precedente i limiti minimi e massimi erano 25.822 e 309.874 euro). Per la commercializzazione illecita di droghe leggere da parte di soggetti autorizzati la reclusione va dai 3 agli 8 anni mentre la sanzione pecuniaria va dai 15.000 a 150.000 euro. Numeri nettamente superiori a quelli previsti precedentemente: reclusione da 2 a 6 anni e multa da 5.164 a 77.468 euro.
Il disegno di legge licenziato dalla Commissione Giustizia della Camera, dove era arenato dal 2019, apporta fondamentali cambiamenti al Testo unico sugli stupefacenti. Il documento, infatti, era vecchio di trent’anni e non era più in linea con le nuove direttive scientifiche. Si pensi che nel frattempo le Nazioni Unite hanno escluso la cannabis dalle sostanze considerate pericolose per gli esseri umani. Se il disegno diventerà legge, gli effetti saranno parecchio innovativi. Coloro che soffrono di patologie che si alleviano con l’assunzione di cannabis avranno minori difficoltà a reperirla. Le organizzazioni criminali, che dalla vendita degli stupefacenti ricavano grossi guadagni, si vedranno sottrarre una grossa fetta di mercato.
In copertina foto di Herbal Hemp da Pixabay
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