Storie

“L’enigma del Patriarca” di Sergio Fanucci

“L’enigma del Patriarca” di Sergio Fanucci è il nuovo libro dello scrittore ed editore romano. Un thriller appassionante e coinvolgente

Le donne sono le vere protagoniste

“L’enigma del Patriarca” di Sergio Fanucci, edito dal Gruppo editoriale Fanucci, è il nuovo romanzo dell’autore, che riprende il personaggio principale dell’acclamata Trilogia dei Codici, l’avvocato italo-americano Elisabeth Scorsese.

Una nuova casta miliardaria minaccia la nostra società. Un potere occulto che usa in modo spregiudicato tecnologia, scienze e risorse naturali sogna l’immortalità. L’autore mescola storia antica e progresso, filosofia e miti, azione e complotto, tessendo una trama avvincente che cattura il lettore a ogni pagina. 

Il romanzo è un thriller appassionante, ricco di azione e di elementi storici, all’interno dei quali si muovono le protagoniste, Anna Pareto ed Elisabeth Scorsese. Due storie misteriose e due donne lontane che sono destinate, però, a incontrarsi. 

L’avvocato Elisabeth Scorsese si prende un lungo periodo di relax in una delle città più belle del mondo. Durante una passeggiata vede un anziano in difficoltà che sta per scivolare in acqua e si precipita a salvarlo. L’uomo è l’ex direttore della Biblioteca Marciana, che per sdebitarsi le propone una visita “privata” durante la quale le chiede d’incontrare suo nipote, Andrea Spinazzola. Quest’ultimo è proprietario di una casa d’aste a Londra e ha bisogno di una consulenza legale. Finitala sua vacanza Elisabeth torna al suo lavoro a Londra, ma quando è lì viene a sapere che l’uomo è scomparso. Riceve un biglietto enigmatico lasciato per lei proprio da Spinazzola. Il mistero si infittisce ed Elisabeth è alle prese con un dilemma: lasciar perdere o seguire l’istinto per scoprire cosa nasconde l’uomo?

Anna Pareto è un’insegnante di Storia delle Religioni presso l’università di Torino. Le sue due grandi passioni sono i figli e la storia. Quando le arriva dal Vaticano la proposta di redigere una relazione sulla Terra Santa, non si lascia scappare l’occasione e si precipita a Roma. Presto, però, scoprirà che i luoghi santi nascondono segreti che non possono essere rivelati. E’ finita in un gioco più grande di lei, pericoloso e mortale…

“L’enigma del Patriarca” di Sergio Fanucci

Come di consueto, ringrazio l’autore per la bella intervista, che ci ha permesso di scoprire tanti aspetti interessanti del suo appassionante romanzo.

Salve Sergio, lei è nuovo ai nostri lettori, ci può dire brevemente di cosa si occupa nella vita?

Sono editore da oltre 35 anni, ho tre marchi editoriali, Fanucci Editore, TimeCrime e Leggereditore che pubblicano generi come il fantasy e la fantascienza, il thriller e il romance. Ho pubblicato migliaia di libri, scoperto nuovi talenti, e ho ottenuto diverse soddisfazioni.

Il suo nuovo romanzo non riprende solo il personaggio principale, l’avvocato italo-americano Elisabeth Scorsese, ma inserisce una nuova protagonista, Anna Pareto. Come mai questa scelta rispetto ai tre romanzi precedenti? C’è stato un motivo particolare che l’ha spinta in questa direzione?

Ogni personaggio si rinnova, (ne ha bisogno perché alla fine è emanazione di un individuo), cresce, cambia e per esaltarne il cambiamento una soluzione è stata quella di introdurre un altro personaggio, la professoressa di Storia delle religioni Anna Pareto. Sono molto diverse, in quasi tutto, ma le accomuna il senso indomito della curiosità e la volontà di non mollare mai (never give up) e andare fino in fondo.

I suoi libri sono ricchi di complotti, azione, filosofia, miti e storia. Da dove trae ispirazione per trame così complesse e ben articolate? Non so, c’è, ad esempio, un maestro del passato da cui trae spunto, è attratto da fatti di cronaca che rielabora…

Leggo molto e da sempre il mio cervello fa collegamenti: quando cammino, quando nuoto, quando ascolto la musica oppure quando sono in fila al supermercato. E’ una cosa che mi viene spontanea, mi esalta, e si alimenta unendo ciò che succede oggi nella nostra società con il passato che è fatto di storia, miti, filosofia, economia e politica. Una volta individuato il collegamento, creo la storia e i personaggi si adeguano.

L’universo femminile è abbastanza complicato. Raccontare una serie di eventi dal punto di vista di due donne non credo sia stato facile. Ha incontrato qualche difficoltà?

Sono cresciuto con tre sorelle, ho una moglie e due figlie adolescenti, una mamma vedova e così la suocera, anche il cane è femmina… Scherzi a parte, la donna è un mondo meraviglioso, non puoi non amarla e se ne sei attratto, è conseguenza cercare di capirlo, entrare nel non detto, nella infinitamente complessa psiche femminile, praticamente indecifrabile.  Una sfida meravigliosa e decisamente stimolante. La mia prima lettrice è sempre stata mia moglie e non mi ha mai ripreso dicendo “Noi donne non ragioniamo così!”, buon segno, no?

Qual è la parte dell’ “enigma del Patriarca” che l’ha appassionata di più mentre scriveva?

Non posso rispondere, rischierei di svelare un passaggio nella trama fondamentale. Posso dire chi mi è piaciuto di più come personaggio ed è Anna Pareto perché nasce come spalla ma poi prende sempre più forza e conquista la lettrice/lettore. Elisabeth è come una vecchia amica, nei momenti bui è fondamentale e la adoro, poi ha quel rapporto con la madre che mi intriga molto, questo amore viscerale tra loro due che la vita ha messo a dura prova e non le permette di lasciarsi tutto alle spalle ma anzi, è spinta per fare e dare il meglio.

Francesca Amore

Trapiantata a Roma per necessità ma emotivamente ancorata a Napoli, non ha mai smesso di sperare che un giorno ci ritornerà definitivamente. Laureata all?istituto Universitario Orientale in lingue slave , si occupa di traduzioni dal russo e dal polacco. Giornalista pubblicista dal 2005, è appassionata di arte e letteratura in genere, ma di quella russa in particolare. Ama scrivere sugli argomenti più disparati perché di indole curiosa.Generosa, impulsiva e sincera, non ama le persone intellettualmente disoneste, ma si sa, il mondo è bello perché è vario, ma intanto? io mi scanso.

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Francesca Amore

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