La mattina del 28 ottobre vedrà la città di Napoli impegnata nella Marcia della pace 2022, una manifestazione organizzata dal Comune e finanziata dalla Regione Campania dove quest’anno sono previste oltre 25mila persone in quel di Piazza del Plebiscito.
Marcia della pace 2022, Napoli si ferma per una grandissima manifestazione
La Regione Campania per questa Marcia della pace ha deciso di fare le cose in grande. Sono oltre 400 i pullman affittati e pronti per portare gli studenti al centro della città partenopea. Piazza del Plebiscito sarà il punto finale della marcia dove sono attese circa 25mila persone. Numeri altissimi che hanno reso necessario un sforzo enorme sotto il punto di vista dell’ordine pubblico.
Il Comune di Napoli, infatti, ha predisposto dalla mezzanotte fino alle ore 13 del 28 Ottobre un vasto dispositivo di traffico. Per permettere la sosta dei 400 bus impegnati per la marcia è stato disposto il divieto di sosta in quasi tutte le strade da via Marina a via Acton.
Piazza del Plebiscito tra dispositivo di traffico e protagonista della marcia
Come detto precedentemente, Piazza del Plebiscito sarà il punto finale ma soprattutto centrale della Marcia per la Pace 2022. Oltre 25mila persone attese ma come ci si è preparati? Iniziamo dicendo che dalle ore 9 alle 13 e comunque fino alla fine della marcia ci sarà il divieto di transito nelle carreggiate di piazza del Plebiscito antistanti l’edificio della Prefettura e l’edificio del Commiliter; via Solitaria, Piazzetta Salazar, Rampe Paggeria.
Inoltre, senso unico di circolazione in piazza Carolina, dalla confluenza di via Serra a quella di via Chiaia; in via Chiaia, dalla confluenza di piazza Carolina a quella di piazza Trieste e Trento. Dalle ore 7 alle 13, attivo il senso unico di circolazione in via Francesco Caracciolo, dalla confluenza con viale Anton Dohrn alla confluenza con piazza Vittoria.
Non mancano le proteste
Voluta fortemente dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, la marcia ha uno scopo annunciato dallo stesso presidente De Luca:
Promuovere un cessate il fuoco in Ucraina della durata di un mese, al fine di consentire a istituzioni di governo e statali o singole personalità di mettere in campo una concreta iniziativa di pace
Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania
Nonostante ciò, la marcia non è stata esente da critiche. La prima voce “contro” è stata quella di Confindustria Campania che tramite il suo presidente, Costanzo Jannotti Pecci, ha comunicato la non partecipazione alla manifestazione:
Tutti desiderano la pace. Non è necessario promuovere una manifestazione per testimoniarlo. Su una questione così importante l’iniziativa, se mai, può dividere piuttosto che unire. Qual è il suo significato? Chiedere alla Russia di abbandonare i territori occupati? Non mi pare. Lanciare a Zelensky un messaggio subliminale: accetta la situazione e vieni a patti con Putin? Smettere di finanziare e armare la resistenza ucraina?
Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Confindustria Campania
Altra voce critica è quella della Cisl. Il sindacato molto probabilmente non sarà presente alla manifestazione (a differenza di Uil che ha aderito mentre per Cigl la “riserva non è stata ancora sciolta”) perché non convinta dall’utilità di questa iniziativa. Doriana Buonavita, segretaria generale della Cisl Campania, ha infatti dichiarato che:
Non si può giocare con il concetto di pace. Se i presupposti sono quelli di neutralità, si parte da un punto sbagliato. Se ci sarà un atto ufficiale di condanna nei confronti dell’aggressore e di solidarietà per il paese aggredito, allora la nostra posizione cambia; altrimenti la Cisl non ci sarà
Doriana Buonavita, segretaria generale della Cisl Campania