Palazzo Bonaparte Munch. il grido interiore, la mostra inaugurata la scorsa settimana a Roma a Palazzo Bonaparte, ha registrato un boom di presenze già nella prima settimana di apertura
Munch. il grido interiore, la mostra inaugurata la scorsa settimana a Roma a Palazzo Bonaparte, ha registrato un boom di presenze già nella prima settimana di apertura.
La Mostra, visibile fino al 02 giungo 2025, prodotta e organizzata da ARTHEMISIA in collaborazione con il Munch Museum di Oslo, è curata da Patricia G. Berman, una delle più grandi studiose al mondo dell’artista, con la collaborazione scientifica di Costantino D’Orazio. L’esposizione vanta 100 capolavori dell’artista norvegese, prestito eccezionale del Munch Museum di Oslo che custodisce quasi tutte le opere dell’artista.
L’unicità della Mostra a Palazzo Bonaparte consiste in un percorso dettagliato e approfondito dell’intera carriera artistica del grande pittore, strettamente interconnessa alla sua vita privata che l’ha tanto condizionato. La Mostra è un viaggio appassionante nelle paure e nelle ossessioni di uno dei più grandi simbolisti del XIX secolo.
Tra i momenti salienti della vita artistica di Munch (1863-1944) ricordiamo gli anni ’80 del Novecento, periodo in cui la pittura di Munch subì le influenze dell’Impressionismo e del postimpressionismo, visibili nell’approccio psicologico ai suoi soggetti.
Un altro momento fondamentale del suo percorso artistico è il contributo a Berlino alla formazione della Secessione Berlinese, un movimento artistico guidato da Max Liebermann e costituitosi in Germania che si opponeva alle limitazioni della libertà artistica. Tra le varie iniziative del gruppo ci fu anche la mostra personale di Munch nel 1892 che fu chiusa dalle autorità dopo una settimana, perché reputata scandalosa e impresentabile.
La Mostra Munch. il grido interiore presenta, oltre ai dipinti, anche una serie di stampe a cui Munch si dedicò in modo appassionato e che gli permisero di diventare uno degli artisti più influenti in questo campo.
L’attività creativa di Munch fu sempre molto serrata e probabilmente questa frenesia lo portò a numerosi ricoveri a cui si sottopose volontariamente alla fine del XIX sec. L’abuso di alcool e le tormentate e dolorose relazioni amorose lo portarono a un crollo psicologico che necessitò di un ricovero di circa un anno in una clinica privata tra il 1908 e il 1909.
La Mostra Munch. il grido interiore racconta il flusso emotivo che l’artista norvegese fissò sulle sue tele. Munch conobbe la sofferenza fin da giovanissimo a causa della perdita prematura della madre (a 5 anni), poi della sorella e infine del padre. Il tema della morte sarà un argomento che lo accompagnerà per tutta la vita e a cui Munch dedicò numerosi quadri che è possibile apprezzare lungo il percorso espositivo.
Munch non utilizzò solo la pittura per dar voce al suo grido interiore. L’artista, infatti, scriveva moltissimo e metteva su carta tantissimi pensieri e riflessioni, molti dei quali sono visibili in mostra alle pareti, tra un quadro e l’altro.
L’esposizione mette in luce anche altri temi che hanno fatto parte della vita e dell’opera dell’artista tra cui e l’instabilità dell’amore erotico (conseguenza delle sue relazioni tormentate con le donne della sua vita), il disagio delle malattie fisiche e mentali, il mistero della vita e la nascita.
Munch è riuscito, attraverso la sua pittura ricca di colori forti, diretti e penetranti e prospettive discordanti, a raccontare meglio di chiunque altro temi universali, filtrati attraverso il suo sguardo sofferente ma attento, denso di riflessioni profonde. Tutto ciò che le tele di Munch raccontano è frutto di ciò che l’artista ha vissuto e delle sue intime percezioni che abbracciano non solo l’uomo Munch ma anche l’intera umanità. L’alienazione dell’uomo moderno, l’ansia esistenziale e la malinconia sono alcuni dei temi ricorrenti e visibili, ad esempio, in quadri iconici come, rispettivamente, Angoscia (xilografia, 1896), L’Urlo (1893), Sera.Malinconia (1891).
La mostra è costituita da diverse sezioni (Allenare l’occhio, Fantasmi, Quando i corpi si incontrano e si separano, Tulla Larsen, Munch in Italia, L’universo invisibile, Chi sono io) ognuna delle quali affronta aspetti diversi dell’arte e del sentire di Munch tra cui i ricordi che sfuggono all’occhio umano, la perdita degli affetti, l’amore e la sessualità, il rapporto tormentato con Mathilde “Tulla” Larsen, i viaggi in Italia, le energie invisibili e una lente su se stesso).
La Mostra gode del patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Lazio, del Comune di Roma – assessorato alla cultura, della reale ambasciata di Norvegia a Roma e del Giubileo 2025 – dicastero per
l’evangelizzazione.
La mostra, infine, vede come Sponsor “Generali valore cultura” e “Statkraft”, come Special partner “Ricola”, come mobility partner “Atac” e “Frecciarossa treno ufficiale”, come Media partner “La Repubblica”, come hospitality partner “Hotel de Russie” e “Hotel de la Ville”, come sponsor tecnico “Ferrari Trento e come Radio partner “Dimensione suono soft”.
Il 2025 si prospetta come un anno di consolidamento del mercato immobiliare, sostenuto da un… Continua a leggere
Dal 15 marzo al 30 maggio torna la rassegna COMIC(ON)OFF, il fuori festival di COMICON Continua a leggere
Si è svolto questa settimana il primo Workshop Nazionale “Intelligenza Artificiale e Trasporto Pubblico: le… Continua a leggere
Il notiziario di oggi a cura della redazione di Cinque Colonne Magazine Continua a leggere
Che cosa ti chiedo in fondo? Di passarmi quel tuo testo inedito cui tieni tanto.… Continua a leggere
Riconosciuta dalla campagna "Race to zero" delle Nazioni Unite come misura chiave Continua a leggere
Questo sito utilizza cookie di profilazione tecnici e di terze parti per rendere migliore l'esperienza d'uso degli utenti. Continuando la navigazione e/o accedendo a un qualunque elemento sottostante questo banner acconsenti all'uso dei cookie. Per saperne di più, clicca su " Desidero più informazioni su Cookie e Privacy", per la Cookie Policy dove è possibile avere informazioni per negare il consenso all'installazione dei cookie e sulle nostre politiche in termini di Privacy Policy
Leggi di più