Sono tornati a Napoli e tornano a far parte della collezione d’arte della città metropolitana due opere trafugate nel dopoguerra e recuperati dalla procura di Roma: L’Oracolo di Delfo dell’artista napoletano Camillo Miola, e il Ritratto di Vittorio Emanuele III del pittore calabrese Achille Talarico.
L’Oracolo di Delfo: Dal Getty Museum a Napoli
Questo olio su tela del 1880 era scomparso nel secondo dopoguerra e approdato illecitamente, tramite il mercato antiquario americano, nelle sale del Getty Museum di Los Angeles. Secondo le indagini del Reparto operativo del comando carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, l’opera è rintracciata nel 1972 e ufficialmente riconosciuta come proveniente dalla pinacoteca provinciale di Napoli.
La scena raffigurata mostra la sacerdotessa al culmine della sua estasi profetica, sostenuta da due sacerdoti mentre un terzo annota le sue parole. Davanti a lei, due supplici inginocchiati offrono ramoscelli di alloro e un piatto di monete d’oro.
Il Ritratto di Vittorio Emanuele III: Un Recupero da Asta
Il Ritratto di Vittorio Emanuele III, realizzato nel 1902 su commissione per l’aula consiliare di Santa Maria la Nova, era smarrito da decenni. È riemerso in un’asta nel 2023 e recuperato in Italia grazie all’intervento delle autorità competenti. Il dipinto era probabilmente basato su una fotografia scattata nel 1900.
La Cerimonia di Presentazione delle due opere trafugate
Alla cerimonia di presentazione del recupero delle due opere hanno partecipato il procuratore aggiunto di Roma Giovanni Conzo, il soprintendente Luigi La Rocca e il sindaco metropolitano Gaetano Manfredi.
“Queste opere si aggiungono ora alla collezione d’arte della città metropolitana che noi adesso stiamo valorizzando – ha dichiarato Manfredi – apriremo poi anche uno spazio espositivo a Santa Maria la Nova per mettere a disposizione della città, dei napoletani, ma anche di tutti i turisti, un patrimonio di arte dell’Ottocento straordinario.”
I due dipinti resteranno esposti nella sala Cirillo di Palazzo Matteotti fino al 28 febbraio, con ingresso libero dalle 9:00 alle 13:00.