Omicron segnerà la fine della Pandemia per l’Europa. Questo per il direttore dell’Oms Europa Hans Kluge “è plausibile”. Una posizione del tutto nuova ed inaspettata, a dire il vero. L’Oms prende ufficialmente posizione in maniera del tutto contraddittoria rispetto a quanto sostenuto fino all’altro ieri, in pratica.
Non è nuova, in verità, l’Organizzazione Mondiale della Sanità a strane giravolte non solo dialettiche ma sostanziali fin dal primo manifestarsi della Pandemia. All’inizio non si parlava del Covid-19 come una semplice influenza stagionale.?
Registrato il picco della variante Omicron ora è iniziata la corsa a chi spara per primo la notizia della fine delle ostilità pandemiche. La posizione dell’Oms, come di tutto il mondo scientifico, non è omogenea ma molto variegata e gli esperti non lesinano certo esternazioni; come purtroppo hanno fatto da due anni a questa parte.
Omicron segnerà davvero la fine della Pandemia per l’Europa?
Tedros Adhanom Ghebreyesus – direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms)
“Imparare a convivere con Covid 19 non può significare che diamo a questo virus la libertà di circolare. Non può significare che accettiamo quasi 50mila morti a settimana. Non può significare che accettiamo un onere inaccettabile per i nostri sistemi sanitari”
Una posizione alquanto diversa da quella prospettata dall’altro esponente dell’Oms rincarata ancora di più dalla seconda, infatti Ghebreyesus ha precisato il suo pensiero aggiungendo un’altra dichiarazione molto importante.
Tedros Adhanom Ghebreyesus – direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms)
Ci sono “diversi scenari su come potrebbe andare la pandemia e su come potrebbe finire la fase acuta, ma è pericoloso presumere che Omicron sarà l’ultima variante o che siamo alla fine dei giochi. Al contrario, a livello globale le condizioni sono ideali per l’emergere di più varianti”
Si fa presto a dire è finita
Molto più prudente, dunque, Ghebreyesus che spegne i facili entusiasmi. Traccia, inoltre, un quadro della situazione più realista in cui non va a d escludere che Omicron possa essere una sorta di canto del cigno della Pandemia ma esorta a considerare le condizioni di ogni singolo Paese nel contesto mondiale.
Tedros Adhanom Ghebreyesus – direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms)
“Ogni Paese si trova in una situazione unica e deve tracciare una via d’uscita dalla fase acuta della pandemia con un approccio attento e graduale”
La parte più terrificante delle dichiarazioni, però, giunge quando il direttore decide di snocciolare un po’ di dati che lasciano scorrere un vero brivido nella schiena di chi li legge tutti insieme e tutto d’un fiato.
Omicron segnerà davvero la fine della Pandemia per l’Europa? I numeri
Tedros Adhanom Ghebreyesus – direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms)
“Due anni dopo (lo scoppio della pandemia n.d.r.) sono stati segnalati quasi 350 milioni di casi e oltre 5,5 milioni di morti, e sappiamo che questi numeri sono sottostimati. In media, la scorsa settimana sono stati segnalati 100 casi ogni 3 secondi e qualcuno ha perso la vita a causa di Covid ogni 12 secondi. Da quando Omicron è stato identificata per la prima volta solo 9 settimane fa, più di 80 milioni di casi sono stati segnalati all’Oms, più di quelli segnalati nell’intero 2020. Finora l’esplosione dei casi non è stata accompagnata da un aumento dei decessi”
Farsi un’idea precisa non è facile, le fughe in avanti e le retromarce in questi due anni sono state davvero tante, molti vorrebbero certezze ma la scienza non da mai certezze. La scienza parte dalla realtà, è empirica nella sua fase di ricerca e questo virus ha spiazzato tutti, diciamocelo. Stiamo attuando una ricorsa che ci vede sempre impari rispetto al virus che sembra sempre un passo avanti.
Attendiamo fiduciosi ma chiediamo una sola cosa agli addetti ai lavori: precisione e trasparenza; magari una dichiarazione in meno e non una in più ma che serva a farci capire non solo tranquillizzare. E’ necessario per la sopravvivenza di tutti, singoli e Paesi interi.