Giovani senza strutture e luoghi di intrattenimento.
Una sana attività sportiva, oltre che rendere il nostro corpo più bello esteticamente e protetto da varie patologie come l’obesità e problemi cardiovascolari, è un forte momento di aggregazione e socialità . In paesi come Melito, dove non esiste una fitta rete di attività socio-sportive per varie ragioni come il degrado territoriale e la colpevole distrazione delle istituzioni che spesso sono assenti, é facile che le persone vengano lasciate a se stesse. La difficile situazione economica che vive la regione Campania soffocata dal peso ingombrante e nocivo della criminalità , dal lento sviluppo spesso affannoso delle sue realtà produttive ha generato situazioni di disagio e abbandono che è facile scoprire anche solo camminando per i quartieri o le vie più povere della provincia napoletana. Una situazione di crisi che a Melito si percepisce con forza e che la comunità fatica a superare. Indossando per un attimo i panni di uno dei tanti ragazzini che popolano un paese come Melito, si scopre subito che sono pochi se non completamente inesistenti i luoghi dove poter dare anche un semplicissimo calcio ad un pallone. La situazione delle famiglie strozzate dalla condizione economica in cui riversa la provincia partenopea fa il resto e consegna questi ragazzi all’abbandono. Le poche oasi in cui i ragazzi trovano una qualche risposta alle loro richieste di gioco, crescita e svago rimangono le sedi parrocchiali. Basarsi però su questo in un paese come l’Italia sembra quanto meno poco, a fronte delle possibilità che una nazione, che vanta un posto fra i grandi della Terra, possiede. Eppure questo è l’effetto assurdo dell’Italia a due velocità , il paese in cui nascono e si realizzano grandi idee e dove le famiglie sotto la soglia di povertà aumentano a macchia d’olio… Essere ragazzi a Melito significa scontrarsi con una realtà che offre ben poco e questo appare inaccettabile. Chiedersi come poter risolvere tali problematiche, quali, fornire ai giovani dei luoghi e dei momenti in cui sia possibile sia crescere culturalmente, e soprattutto cementare un buon stato di saluto con dell’attività fisica adeguata è un dovere oltre che un esigenza. In questo senso si è mossa una delle Palestre di fitness presenti sul territorio, l’Energy Planet. I responsabili della struttura tra cui la direttrice Sofia Baiano oltre alle normali attività lavorative hanno sempre garantito programmi e iniziative che fornissero alla popolazione di Melito dei momenti di aggregazione e di sport che fossero accessibili a tutti. Tra le attività della palestra, come corsi di formazione istruttori in collaborazione con AICS e Coni nel 98 e la creazione di due portali primi in Italia dedicati al fitness e al Wellness, Fitnet nel 1999 e Medicalwellness nel 2000, spiccano l’organizzazione di Fimes primo evento fieristico realizzato nell’area del Sud d’Italia in collaborazione con Numar srl; l’organizzazione di due seminari nel 2004 sull’obesita infantile e l’intolleranze alimentari in occasione di Mediterraneating evento fieristico dedicato all’alimentazione mediterranea. Energy Planet si è impegnata spesso anche nel sociale organizzando dei seminari sull’obesità infantile e l’attività motoria nell’età avanzata e nell’età evolutiva fornendo un servizio sociale anche alle persone meno ambienti. Come centro sportivo può anche vantare la crescita nelle sue strutture di atleti come Rita Buonaguro classe 1986 e campionessa di Karate e vincitrice di numerosi titoli Regionali, nazionali ed Europei. La domanda è un paese può crescere solo su iniziativa privata senza l’intervento massiccio delle istituzioni?, Spesso si, ma a prezzo di tanti sacrifici.