Parole & Musica

Premio d’Aponte per cantautrici: vince Isotta

È Isotta (da Siena) a vincere il Premio Bianca d’Aponte 2021, insieme alla menzione per la migliore musica

È Isotta (da Siena) a vincere il Premio Bianca d’Aponte 2021, insieme alla menzione per la migliore musica, mentre a Miriana Faieta di Chieti è andato il premio della critica “Fausto Mesolella” e il riconoscimento per la migliore interpretazione. La menzione per il miglior testo se l’è aggiudicata invece Giove (da Torino). La finale della 17a edizione dell’unico contest italiano riservato a cantautrici si è svolta il 22 e 23 ottobre al teatro Cimarosa di Aversa, con Radio 1 Rai in veste di media partner.

Madrina di questa edizione è stata Chiara Civello, che nella serata finale ha interpretato “Erbe ed erbacce” di Bianca d’Aponte (la cantautrice a cui la manifestazione è dedicata), insieme ad alcuni suoi brani. A lei anche il compito di presiedere la giuria.

Molti i riconoscimenti in palio. Alla vincitrice assoluta va una borsa di studio di € 1.000, la partecipazione come ospite alla prossima edizione del Premio, tre concerti di presentazione prodotti da Doc Live e la possibilità di partecipare al Premio dei Premi del Mei di Faenza. Per il Premio della Critica è prevista una borsa di studio di € 800 e il servizio di ufficio stampa per un anno da parte di FreeCom.

Ma come sempre ci sono stati diversi altri premi assegnati direttamente da realtà esterne all’organizzazione o da singoli giurati. Novità di quest’anno sono due borse di studio per il Cet di Mogol da parte della ‘Fondazione Jacqueline e Totò Savio’. Ad assegnarle è stata la stessa Jacqueline, che ha scelto Alessandra Pirrone di Catania e Vitto di Vinci (Firenze). A quest’ultima anche il premio dell’etichetta Suoni dall’Italia di Mariella Nava, con la proposta di una possibile collaborazione artistica. Ad Anna e l’appartamento di Verona va un premio di Soundinside Basement Records consistente nella realizzazione di un video live in studio e una proposta per un anno di assistenza legale e manageriale da parte di SIEDAS.

Valentina Polinori di Roma si è meritata invece il “Premio ’Na stella” (titolo di una canzone di Fausto Mesolella, storico direttore artistico della manifestazione) del Virus Studio, con l’incisione di un brano con la produzione artistica di Ferruccio Spinetti, direttore artistico del Premio Bianca d’Aponte.

In gara c’erano anche Roberta De Gaetano di Messina, Olivia XX di Civita Castellana (Viterbo) e Claudia Salvini di Montevarchi (Arezzo).

La vincitrice Isotta Carapelli, in arte Isotta, nasce a Siena nel 1992. Dai 16 anni ha iniziato ad esibirsi dal vivo con svariate formazioni musicali, si è poi laureata in Economia per l’Ambiente per lo Sviluppo. Negli ultimi 3 anni ha lavorato su un disco che uscirà nei prossimi mesi e che conterrà “Io” e “Tecniche di sopravvivenza”, i due brani che ha proposto al Premio Bianca d’Aponte.

La manifestazione ha visto salire sul palco anche molti altri personaggi di primo piano della musica del nostro Paese.

Ad aprire entrambe le serate è stata Monica Sannino, vincitrice della precedente edizione del concorso. Venerdì 22 si sono alternati Giovanni Truppi, il trio Cantautrici (Rossana Casale/Grazia Di Michele/Mariella Nava), il giovane Marco Martinelli e il duo Still Life, a cui è andato il Premio Bianca d’Aponte International. Inoltre, un gruppo di alunni del liceo classico e musicale Cirillo di Aversa hanno omaggiato Bianca d’Aponte eseguendo un suo brano, “Ninna nanna in re”. Momento di particolare intensità è stata la consegna del “Premio alla carriera” della Città di Aversa a una figura storica della canzone italiana, Peppino di Capri.

Nella serata finale, gli ospiti sono stati Alessandro Mannarino, Cristina Donà, Tony Canto, Carlo Marrale e Francesco Tricarico & Jennà Romano, oltre a Chiara Civello. In apertura, a sorpresa, un omaggio a Fausto Mesolella con un suo brano, “Quello che non voglio” (su testo di Stefano Benni), cantato da Giuseppe Anastasi.

La conduzione delle serate era affidata a Carlotta Scarlatto e Ottavio Nieddu, mentre in veste di giurati, come ogni anno, c’erano importanti cantautori, autori, compositori, giornalisti del settore, organizzatori di festival, addetti ai lavori e operatori culturali, suddivisi in due diverse sezioni: quella per il premio assoluto e quella per il premio della critica.

Nel primo caso la giuria, presieduta da Chiara Civello, era composta da Giuseppe Anastasi (cantautore), Tony Canto (cantautore), Rossana Casale (cantautrice), Mimì Ciaramella (musicista e compositore), Sergio Delle Cese (Antenna Music Factory), Cristina Donà (cantautrice), Piero Fabrizi (produttore), Kaballà (cantautore), Saverio Lanza (musicista e compositore), Elena Ledda (cantautrice), Alessandro Mannarino (cantautore), Carlo Marrale (cantautore), Alfredo Rapetti Mogol (paroliere), Mariella Nava (cantautrice), Luca Nottola (Arealive), Brunella Selo (cantautrice), Tricarico (cantautore), Roberto Trinci (Sony edizioni).

La giuria del Premio della Critica “Fausto Mesolella”, presieduta da Enrico de Angelis (critico musicale e storico della canzone), vedeva presenti Roberta Balzotti (Tgr Rai), Salvo Battaglia (ImusicFun), Angiola Codacci Pisanelli (L’Espresso), Giorgiana Cristalli (Ansa), Mauro De Cillis (Rai Isoradio), Giuliano Delli Paoli (Ondarock), Angela Garofalo (Cronache di Caserta e Napoli), Nicola Iuppariello (DiscoDays), Annino La Posta (storico della canzone), Elisabetta Malantrucco (Rai Radio Techete’), Michele Monina (critico musicale), Duccio Pasqua (Rai Radio1), Leonardo Pascucci (L’isola che non c’era), Timisoara Pinto (Gr Rai), Alessia Pistolini (critico musicale), Ivan Rufo (Festival Botteghe d’Autore), Marcella Sullo (Gr Rai), John Vignola (Rai Radio1).

Pippo Calaiò

Scrivere è vivere. Sintetico motto che racchiude tutta la mia vita fatta di questo mestiere del raccontare da sempre.

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Pippo Calaiò

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